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Ripensare il quartiere della Stazione, micro-performance con Hugo

Nei mesi trascorsi, HUGO (Human Geography Organizer) ha lavorato iniziando a ripensare il "quartiere della Stazione".

Uno spazio che copre l’area che dal semaforo di via Roma arriva in piazza Don Minzoni, si estende per tutto Parco della Rimembranza e, dalla parte opposta, arriva fino ai giardini XI Febbraio.

Una zona critica, di passaggio, di stazionamento, percepita, a volte, non sicura. Una zona che ha perso man mano buona parte della sua storia e che oggi è alla ricerca di una nuova identità.

Il primo passo per sentirsi sicuri è conoscere e conoscersi: così, durante l’inverno, il gruppo di lavoro ha portato avanti un percorso partecipato e di co-progettazione attraverso due strumenti: i Digital caffè, uno spazio online dove commercianti, residenti, passanti, rappresentanti della pubblica amministrazione e delle organizzazioni hanno avuto modo di confrontarsi e far nascere nuove proposte generative; i Secret Garden, salottini itineranti (mentre non appena è stato possibile e con le dovute misure di sicurezza) all’interno dei quali è stato possibile coltivare le relazioni ed immaginare nuove azioni.

Animare lo spazio attraverso piccole azioni sostenibili, far vedere che, nonostante la delicata situazione sanitaria, è ancora possibile immaginare e realizzare qualcosa.

Ripensare le relazioni, tra generazioni e tra culture, iniziare a coltivare il dialogo e il confronto per far nascere qualcosa di nuovo senza dimenticare il passato.

È da questi incontri che è nata la volontà di organizzare la giornata del 24 luglio: Hugo in 24 MQ esplosioni creative in spazi ridotti.
A partire dalle 19 il quartiere della stazione verrà animato da giovani talenti e dalle loro micro-performance di arte di strada: dal body painting alla scultura alle improvvisazioni musicali. Una serie di agopunture urbane capaci di riempire il vuoto e creare un’identità nuova forte delle relazioni con lo sguardo rivolto al futuro ma le radici ben salde su ciò che di bello ha lasciato il passato.
L’esserci, presenziare l’area, diventa fondamentale! Per questo durante la giornata saranno aperti gli spazi della “Casa di Hugo” in piazza don Minzoni, un osservatorio e un cantiere aperto alla cittadinanza e a tutti coloro che vorranno passare per lasciare un messaggio, una parola o condividere un pensiero. Un luogo di ascolto e di parola sempre disponibile e accogliente dove poter portare la propria storia, i propri sogni e continuare a progettare insieme le azioni per il futuro.

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