Muore operaio dopo caduta da 15 metri a Carrara
Un operaio 54enne è morto a Carrara, in un'azienda di Avenza, dopo essere caduto da un'altezza considerevole: ben 15 metri. L'uomo, Daniele Rebecchi, si trovava nella ditta di produzione macchine per la lavorazione del marmo. Era il titolare di una piccola ditta edile, la Dr, che stava effettuando lavori in subappalto all'interno del capannone. Da quanto appreso erano in due a lavorare sul tetto. Alle 7.50 è stato dato l'allarme al 118. Sul posto i sanitari, i carabinieri e il personale dell'Asl. Per l'uomo non ci sarebbe stato niente da fare fin da subito.
Da quanto appreso l'uomo stava lavorando sul tetto per installare lucernai in plexiglass. Secondo quanto riferito dai vertici della Cgil, il capannone è di proprietà della ditta Gasperi-Minotti, azienda di macchinari per la lavorazione del marmo, ma è affittato per lavori di vario genere ad Asti, ramo d'azienda della Baker Hughes-Nuovo Pignone. Proprio quest'utlima, attraverso una nota con Aero alliance (joint venture congiunta tra Baker Hughes e Ge Power), ha fatto sapere che l'incidente è avvenuto in un capannone destinato a diventare la sede dello stabilimento di Aero service technologies Italy (Asti) e ha espresso "la più sentita vicinanza alla famiglia della persona coinvolta nell'incidente".
"L'infortunio - si legge - è avvenuto all'interno del cantiere di ristrutturazione, nel capannone di proprietà della ditta Gaspari e Menotti e di cui Asti è affittuario e per la quale ha commissionato dei lavori tramite appalto ad un consorzio locale, referenziato e qualificato. E' risultato coinvolto un dipendente dell'azienda Erredi (di cui ne era esso stesso il titolare e datore di lavoro) immediatamente soccorso dalle persone nel sito adiacente di Baker Hughes e dal pronto soccorso. E' stato contestualmente attivato il 118 e i carabinieri. Al momento sono in corso tutti gli accertamenti e le verifiche per chiarire la dinamica dell'accaduto".
Nella nota si afferma "che salute e sicurezza sul lavoro sono valori imprescindibili", "la priorità assoluta" e che "continueranno a lavorare ed investire nella prevenzione di incidenti".
È stato dichiarato lutto cittadino per oggi a Carrara. Lo ha annunciato il Comune che contemporaneamente ha annullato la cerimonia della Bandiera blu in programma per questa mattina. Il sindaco Francesco De Pasquale si sta recando all'azienda dove è avvenuto l'infortunio, ad Avenza, quartiere di Carrara. Ancora da accertare la dinamica dell'incidente.
Giani: "Ancora una tragedia"
“Un altro morto di lavoro e un’altra tragedia nell’edilizia, l’ennesima. La Toscana abbraccia i familiari dell’operai morto e ancora una volta siamo a richiamare l’importanza del rispetto delle norme di sicurezza a tutela del lavoro”. Così il presidente Eugenio Giani appresa la morte dell’operaio precipitato da un’altezza di 15 metri a Carrara.
“E’ il momento di avviare una riflessione complessiva sulla sicurezza e sui controlli in edilizia – commenta il consigliere per il lavoro, Valerio Fabiani -: la fase di difficoltà post pandemia non deve abbassare il livello di guardia, oggi più che mai dobbiamo essere vigili e presenti”.
Mazzeo: "Solidarietà alla famiglia dell’operaio"
“Oggi siamo costretti a piangere di nuovo un morto sul lavoro. Un operaio di 54 anni precipitato da un'altezza di 15 metri sopra il tetto di un capannone. Esprimo alla famiglia e ai colleghi il cordoglio, mio personale, e quello di tutto il Consiglio regionale della Toscana”. Con queste parole il presidente dell’Assemblea, Antonio Mazzeo, ha voluto rendere omaggio all’operaio morto ad Avenza, in provincia di Massa e Carrara.
“Non si può davvero più parlare di fatalità o di morti bianche - ha aggiunto Mazzeo - questi sono morti sul lavoro. Mi auguro che la magistratura e tutte le autorità competenti facciano piena chiarezza su come sono andati i fatti e che accertino rapidamente eventuali responsabilità. Ma la politica deve fare la propria parte affinché la sicurezza e la salute dei lavoratori non siano più considerate variabili trattabili, ma principi e obblighi ineludibili. In questi anni la Regione Toscana ha fatto molti passi avanti sul tema della sicurezza sul lavoro, con i dipartimenti per la sicurezza delle proprie Asl. Ma è evidente che oggi serve un nuovo e ulteriore scatto in avanti: la sicurezza sul lavoro deve essere condizione ineludibile e basilare di qualsiasi progetto di rilancio economico e produttivo della Toscana post pandemia”.
Cgil Massa Cararra: "Diabolico sistema di subappalti"
"Le cause di queste tragedie- ha dichiarato Paolo Gozzani, segretario della Cgil Massa Carrara - avvengono per questo diabolico sistema di subappalti, che ad ogni passaggio fa emergere problemi di sfruttamento, povertà e mancanza di sicurezza, con lavoratori sempre meno tutelati e lasciati soli".+
Ceccarelli (Pd): "Forte impegno e controlli"
«Ogni volta di fronte alla perdita di una vita umana mentre sta svolgendo il proprio lavoro, subentra in noi una grande rabbia, perché il lavoro è un bene fondamentale per la tenuta della nostra società e non è accettabile che si debba perdere la vita per poterselo garantire. Voglio esprimere a nome del Gruppo Pd in Consiglio Regionale le condoglianze alla famiglia di questa lavoratore e assicurare il massimo impegno sul tema della sicurezza sul lavoro, per il quale anche recentemente abbiamo approvato un atto di indirizzo con cui si impegna la Giunta Regionale a privilegiare, nelle gare di appalto, non le offerte più basse, bensì quelle con il miglior rapporto tra costo e qualità, proprio per scoraggiare gare al ribasso eccessivo, che poi si ritorcono sui lavoratori. Non conosciamo le cause di questo incidente, ma non di rado proprio dal sistema dei subappalti emergono problemi di sfruttamento, povertà e mancanza di sicurezza per i lavoratori. Carrara è purtroppo un territorio che ha pagato un duro prezzo alla piaga degli incidenti sul lavoro. Qui la Regione, insieme a tutti i soggetti competenti, ha attivato una importante rete di controlli e di salvaguardia per i lavoratori del marmo. Questa è la strada maestra sulla quale: fare norme chiare, far crescere la cultura della sicurezza e controllare che le regole siano rispettate».
Paolo Capone, Leader UGL: “Intensificare controlli per fermare strage sul lavoro”
“L’UGL esprime profondo cordoglio alla famiglia dell’uomo di 54 anni precipitato dal lucernaio del tetto di un capannone industriale a Carrara. Un’ennesima vittima sul lavoro che non è possibile tollerare. E’ necessario aumentare le risorse e prevedere un maggior coordinamento degli interventi a tutela dei lavoratori per evitare il ripetersi di queste tragedie. In tal senso, chiediamo di intensificare i controlli e implementare le misure volte a promuovere la formazione e la cultura della sicurezza. La manifestazione ‘Lavorare per vivere’ dell’UGL ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle cosiddette morti bianche e dire una volta per tutte basta stragi sul lavoro”. Lo hanno dichiarato in una nota Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, e Giuseppe Dominici, Segretario Regionale UGL Toscana, in merito all’infortunio sul lavoro in cui ha perso la vita un uomo di 54 anni a Carrara.