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Green pass, Cioni (Cna): "Per lavorare scelta difficile ma da adottare"

Giacomo Cioni, presidente di CNA Firenze Metropolitana

“Green pass per poter lavorare? Il tema è delicato, ma questo non significa che non vada affrontato e risolto. Da una parte il diritto costituzionale a non esser sottoposti ad alcun trattamento sanitario se non per disposizione di legge, dall’altra l’obbligo per il datore di lavoro di adottare ogni misura necessaria ad assicurare l’integrità fisica del lavoratore. Negli ultimi sedici mesi gli imprenditori hanno rispettato ogni adempimento richiesto per prevenire la pandemia, dalla sanificazione, ai gel alle mascherine, sostenendo costi che avrebbero dovuto essere ristorati, ma che lo sono stati solo per un 20%. Indipendentemente da questioni economiche, però, si è trattato, e si tratta, non solo di un obbligo, ma di un dovere che sentiamo nostro. Che tutto questo possa essere vanificato da una minoranza di collaboratori che rifiutano il vaccino è però inaccettabile. Il rischio è quello di aprire la porta all’ennesima ondata della pandemia e, a ruota, a nuovi stop o nuove limitazioni nell’attività di impresa. Insomma, piena libertà alla scelta di non vaccinarsi, ma non a quella di mettere a rischio la salute di colleghi e clienti. È la legge che deve intervenire e stabilire quando la salute pubblica sia da anteporre alla volontà del singolo. Come? Individuando, quando presente, il nesso tra l’attività svolta e la possibilità di contrarre e diffondere il virus. In alternativa, ci sia data la possibilità, anch’essa da sancire con legge, di poter assegnare i dipendenti non vaccinati ad altra mansione e, ove ciò non fosse possibile, di poter ricorrere ad una sorta di aspettativa ad hoc. Il nodo va sbloccato e velocemente, certo, in accordo con i sindacati dei lavoratori”. Questa la posizione di Giacomo Cioni, presidente di CNA Firenze Metropolitana, sull’ipotesi di obbligatorietà del green pass nei posti di lavoro

Fonte: Cna Firenze

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