Gkn, mozione in consiglio regionale chiede stop ai licenziamenti
Il Consiglio regionale con una mozione, sottoscritta da tutti i gruppi consiliari e approvata all’unanimità, rinnova grande solidarietà ai lavoratori e coinvolti nella vicenda e chiede alla proprietà il ritiro immediato dei licenziamenti
Le dichiarazioni di Bugetti, Ceccarelli, Gazzetti e Merlotti:
«Da questo Consiglio regionale si alza con forza una voce per segnalare il vile e ignobile attacco ai lavoratori e a tutto il mondo dell’impresa di questa regione. Con una risoluzione sottoscritta da tutti i gruppi consiliari chiediamo alla Gkn il ritiro immediato della procedura di licenziamento collettiva dei 422 dipendenti interessati e di attivare gli adeguati ammortizzatori sociali, previsti dalla normativa vigente. Ci rivolgiamo al Ministero dello Sviluppo Economico ma anche all’Europa, ai suoi principi e ai sui diritti, perché si metta un freno a un modo di fare impresa irrispettoso e predatorio. Alla Giunta regionale chiediamo di rafforzare la propria iniziativa, di concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico, gli Enti locali interessati, le rappresentanze economiche e sociali, affinché vengano utilizzati tutti gli strumenti normativi ed economici a disposizione per impedire la chiusura dello stabilimento toscano della Gkn e a consentirne la ripresa della produzione. L’atteggiamento del fondo di investimento Melrose è oltremodo grave se si pensa al contesto di crisi e di emergenza che viviamo e alle modalità con cui è stato attuato. Anche per questo sollecitiamo la Regione Toscana ad attivarsi presso il Governo affinché si possa giungere all’introduzione di un codice etico che preveda un obbligo di comunicazione preventiva in caso di rischi di chiusura aziendale. Uno strumento che permetterebbe alle istituzioni di intervenire per tempo. Rinnoviamo una grande solidarietà ai lavoratori e alle loro famiglie. Continueremo a stare al loro fianco, nella protesta e nel lavoro capillare di monitoraggio che ci attende da qui ai prossimi mesi. La delocalizzazione non può essere uno strumento da utilizzare per fare utili sulla pelle delle persone. Come istituzioni regionali metteremo in campo tutti gli strumenti a disposizione, ma ricordiamo alla proprietà che difenderemo il lavoro e la dignità di queste persone fino all’ultimo».
E’ quanto dichiarano quanto dichiarano Ilaria Bugetti, consigliera regionale Pd e presidente della commissione Sviluppo economico, e Vincenzo Ceccarelli, capogruppo Pd, a seguito dell’approvazione della mozione “In merito alla tutela dei lavoratori dello stabilimento GKN di Campi Bisenzio (FI)”.
«Come commissione per le politiche europee abbiamo voluto evidenziare il ruolo sempre più centrale delle istituzioni comunitarie in materia di lavoro – continua Francesco Gazzetti, consigliere regionale Pd e presidente della commissione per le politiche europee – Per questo con la mozione chiediamo anche alla Giunta di attivarsi, sempre nei confronti del Governo e del Parlamento, affinché si individui nell'Unione Europea lo spazio nel quale affermare una cultura del lavoro come base della dignità della persona umana. Questo per favorire l’adozione di interventi diretti volti a garantire sempre maggiori tutele per i lavoratori, con l’obiettivo di costruire una crescente omogeneità delle politiche sul lavoro tra gli stati membri e aprendo una non più rinviabile discussione sul tema delle delocalizzazioni in Europa».
«Ai lavoratori dello stabilimento di Campi che in questi giorni stanno portando avanti una battaglia a difesa di un intero territorio oggi abbiamo ribadito la vicinanza delle istituzioni regionali, chiedendo in modo chiaro alla proprietà il ritiro dei licenziamenti – continua Fausto Merlotti, consigliere regionale Dem - Abbiamo avuto modo di vedere con i nostri occhi che in quell’azienda ci sono macchinari imballati acquistati recentemente per mandare avanti una produzione che di colpo e ingiustamente è stata bloccata. Quella della Gkn è una vicenda che calpesta la cultura del lavoro di questa regione: una battaglia di dignità che riguarda Campi Bisenzio, la Toscana, il Paese e l’Europa, su cui non faremo marcia indietro».
Fonte: Ufficio Stampa