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Gkn, Confcooperative Toscana Nord e Confartigianato Toscana all'attacco

“La vicenda dello stabilimento di Gkn ci ha ricordato, purtroppo, come funziona il mondo della finanza e delle imprese multinazionali pronte a scaricare sui lavoratori le loro logiche produttive e speculative slegate dai territori e dalle loro comunità. E’ una logica egoistica, che non considera l’impresa come un valore del territorio su cui insiste. Lo ha confermato anche il tavolo di ieri in prefettura a Firenze in cui l’azienda, presente soltanto da remoto, ha ribadito che i licenziamenti sono irrevocabili”.

Così il presidente di Confcooperative Toscana Nord Giuseppe Gori commenta la vicenda della Gkn che ha deciso di chiudere lo stabilimento di Campi Bisenzio e licenziare i 422 dipendenti.

“Questa situazione - aggiunge Gori - può essere l’occasione per riflettere sull’importanza del tessuto imprenditoriale locale, fatto di piccole imprese che hanno radici ben salde in Toscana e che difficilmente avranno un simile comportamento. A mio avviso è necessario ripensare alla natura del tessuto imprenditoriale toscano cercando di valorizzare le esperienze locali e sostenerne il più possibile le attività perché è ormai chiaro che favorire l’arrivo di multinazionali può garantire occupazione nel breve periodo, ma nel medio crea condizioni come quelle che stiamo vedendo”.

“Detto questo - conclude Gori - come Confcooperative Toscana Nord vogliamo esprimere tutta la nostra solidarietà ai lavoratori della Gkn e il convinto sostegno allo sciopero in programma per lunedì 19 luglio”.

Anche presidente di Confartigianato Imprese Toscana Luca Giusti interviene sul caso GKN.

Per Luca Giusti: “Si tratta di una situazione gravissima, gestita dai vertici aziendali senza responsabilità verso la comunità locale e che ha pesanti ripercussioni economiche e sociali”. Il presidente prosegue poi affermando che: “Oltre alla difficile situazione che vivono i lavoratori di GKN e le loro famiglie, a cui esprimiamo la nostra vicinanza, vi è preoccupazione per le piccole e medie imprese dell’indotto che si trovano senza un importante committente”. Prosegue poi Giusti: “La Regione e le altre istituzioni hanno politiche che favoriscono gli investimenti delle grandi imprese ma in realtà il tessuto economico della nostra Regione si fonda sulle piccole e medie imprese. Occorre sostenere in modo adeguato chi davvero lavora e produce, le tante piccole imprese che sono in difficoltà per la crisi e vogliono ripartire”.

Conclude il presidente di Confartigianato Toscana: “Il caso di GKN porta a riflettere sull’importanza delle piccole aziende, dove i posti di lavoro si perdono di meno e che sono più vicine ai dipendenti e al contesto economico e sociale in cui svolgono le loro attività. Per questo vanno sostenute in percorsi di sviluppo e riorganizzazione”.

Fonte: Ufficio Stampa

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