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Gkn, "No" alla revoca dei licenziamenti. Tutti contro l'azienda: "Arroganza inaccettabile"

La trattativa per la Gkn di Campi Bisenzio non è andata bene. Il vertice in Prefettura è stato interrotto dopo che l'azienda ha detto di non volere un tavolo con le istituzioni. Inoltre dall'azienda è stato detto che la chiusura è irreversibile.

"No" alla revoca dei licenziamenti

Nessuna revoca per la procedura di licenziamento: è questa la ferma posizione dell'azienda al tavolo del Mise. A renderlo noto è la stessa Gkn con una nota nella quale conferma "la dolorosa ma necessaria decisione di cessare le attività dello stabilimento produttivo di Campi Bisenzio, dando corso alle procedure che la legge prevede in questi casi".

I vertici di Gkn Driveline Firenze, in videoconferenza da Milano, "hanno dichiarato alle parti presenti di non poter accogliere quale pre-condizione alla trattativa la proposta di revocare la procedura avviata, stante la decisione di chiudere il sito produttivo, ma di essere disponibili ad avviare immediatamente il dialogo con le organizzazioni sindacali nell'ambito della procedura anche con il supporto delle istituzioni per identificare le soluzioni che possano minimizzare il più possibile l'impatto sociale della decisione assunta. In base alle più recenti stime che è stato possibile effettuare con certezza solo negli ultimi mesi del 2021, lo stabilimento di Campi Bisenzio risulta non essere più sostenibile. Tutte le possibili ragionevoli opzioni sono state ampiamente valutate, tuttavia non è stato possibile identificare alcuna alternativa sostenibile per il sito di Firenze".

Il tavolo sarà aggiornato nei prossimi giorni. Subito sono piovute reazioni dal mondo della politica.

Nardella: "Mai visto un comportamento così"

Il Sindaco della Città Metropolitana di Firenze sulla vicenda Gkn dopo l'incontro svoltosi in Prefettura:
“Ringraziamo la viceministra Todde e il presidente Giani. Siamo a fianco del sindaco Fossi ed esprimiamo la vicinanza dei 41 Sindaci della Città metropolitana, che si avvicendano nello stabilimento al fianco dei lavoratori. La presenza fisica dei vertici dell’azienda, e in particolare dell’ad Andrea Ghezzi, sarebbe stato un atto minimo di rispetto, vista anche la gravità della situazione. Bisogna rispettare territorio lavoratori e Istituzioni. Faremo di tutto per impedire che questa scelta del licenziamento collettivo arrivi in fondo. Gravissimo il fatto che l’azienda abbia usato soldi pubblici per la formazione e ci chiediamo chi sia stato formato se poi si chiude. Vogliamo sapere se sono stati utilizzati altri soldi pubblici da questa società.
Il fondo Melrose Industries è il proprietario del gruppo industriale e dunque il vero decisore e per questo dovrebbe venire a questo tavolo a parlare con Istituzioni e lavoratori. Non registriamo le criticità di cui ha parlato l’ad Andrea Ghezzi: ha fatto un discorso incoerente e pieno di contraddizioni, parlando di criticità che non sono chiare e sono tutte da verificare, come hanno dimostrato le ampie e documentate relazioni delle Rsu. Non siamo di fronte a una vertenza per una crisi aziendale, ma a una decisione unilaterale di un’azienda che chiude per ragioni squisitamente finanziarie. Confermiamo l’assoluta fermezza e vogliamo un tavolo vero di discussione sulla Gkn. Perché ci sia un tavolo vero va immediatamente sospesa la procedura di licenziamento.
È infatti inaudito e di gravità assoluta il comportamento dell’azienda, che non solo ha rifiutato di partecipare in presenza, ma si è presentata in collegamento con l’ad Andrea Ghezzi, che non ha portato alcuna proposta concreta, e ha fatto chiudere con l’avvocato Francesco Rotondi, che ha affermato di voler avere un incontro separato con i lavoratori e non ha riconosciuto il tavolo di oggi della prefettura, mancando di rispetto alla viceministra al presidente della Regione al sindaco di Campi e a tutti i rappresentanti sindacali.
In sette anni di sindaco non ho mai visto un comportamento del genere. Di fronte ad atteggiamenti di questo tipo il governo deve intervenire ai massimi livelli”.

Lega: "Proviamo indignazione"

"Nel ribadire la nostra indignazione per l'inaccettabile atteggiamento della multinazionale Gkn-afferma Elisa Montemagni, Capogruppo in Consiglio regionale della Lega- che ha messo in grande apprensione centinaia di lavoratori e le loro famiglie, pur se le premesse del primo incontro non appaiono per nulla confortanti, ci auguriamo che l'azienda possa diventare maggiormente collaborativa, instaurando un dialogo costruttivo con il Mise ed i sindacati. Come Lega, rinnoviamo la nostra totale solidarietà ai lavoratori e confidiamo nel proficuo e determinante lavoro del Ministero retto da Giancarlo Giorgetti".

Nuova manifestazione in Santa Croce, appello PD

«Raccogliamo con molta convinzione l’appello a essere presenti in piazza Santa Croce a Firenze lunedì prossimo con Cgil, Cisl e Uil per i lavoratori della Gkn. I consiglieri regionali del Pd parteciperanno alla manifestazione per essere ancora una volta al fianco dei dipendenti dell’azienda. Saremo in piazza per ribadire il nostro impegno, politico ed istituzionale, affinché la Gkn possa ritirare i licenziamenti, restituire il futuro a centinaia di dipendenti, alle loro famiglie, ai lavoratori dell’indotto.

Intanto le notizie che arrivano dal vertice in corso in prefettura ci consegnano un quadro preoccupante, perché l’azienda parla di problemi di produzione  alla base della chiusura. Mi pare quantomeno singolare che se ne accorgano ora, visto che ho potuto vedere con i miei occhi durante la visita in fabbrica che ho svolto lunedì scorso, la presenza di macchinari nuovissimi, ancora imballati, acquistati da poche settimane. Forse a “meritare” il licenziamento dovevano essere i manager che hanno fatto quegli acquisti, non certo gli operai e gli impiegati. Scelte incomprensibili e ciniche, fatte sulla pelle dei lavoratori. Occorre una forte mobilitazione e unità delle istituzioni, da Firenze a Roma, perché quella che abbiamo di fronte è una battaglia di principio, in difesa del lavoro, che vale per Campi Bisenzio, per la Toscana , per tutto il Paese, per l’Ue, se vuole essere un’Europa dei diritti».

Così Vincenzo Ceccarelli, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, annuncia l’adesione e la partecipazione del gruppo Dem alla manifestazione indetta da Cgil, Cisl e Uil a sostegno della vertenza della Gkn di Campi Bisenzio in programma lunedì 19 luglio a Firenze.

Fim Cisl: "Azienda arrogante"

“L’azienda ha mostrato al tavolo di oggi un atteggiamento inaccettabile e arrogante, venendo meno alla più elementare forma di rispetto verso le istituzioni e mostrando un contegno offensivo per la dignità dei suoi dipendenti, come esseri umani prima ancora che come lavoratori.

Per questo non parteciperemo all’incontro di domani per l’esame congiunto della procedura. Per noi l’unico tavolo possibile è quello istituzionale, e non accetteremo di discutere di licenziamenti su queste basi.

Uil: "Arroganza inaccettabile"

Dichiarazioni del Coordinatore UIL Firenze Leonardo Mugnaini e del Segretario Generale UIL Toscana Annalisa Nocentini .

“Il tavolo di oggi in Prefettura a Firenze ha avuto l’effetto di esacerbare ancora di più gli animi. Da parte dell’azienda si è confermata - con arroganza e senza alcuna intenzione di trattare con i lavoratori - la volontà di licenziare e chiudere lo stabilimento. Stabilimento che, è bene ricordarlo, non ha alcuna crisi industriale in corso. Quella portata avanti dai vertici di Gkn è solo un’operazione speculativa a cui dobbiamo reagire compatti e uniti. Non possiamo permettere che la dignità del lavoro sia calpestata”. Le parole del Coordinatore UIL di Firenze Leonardo Mugnaini, che oggi ha partecipato al tavolo in Prefettura.

“Dobbiamo mettere paletti legislativi perché una crisi come quella che stanno vivendo i lavoratori di Gkn e le loro famiglie non si ripeta. È inaccettabile trovarsi di fronte a un fondo speculativo che dall’oggi al domani decide di mandare gambe all’aria un sito industriale e 422 lavoratori. Altrettanto inaccettabile è che i vertici di Gkn si facciano forti del fatto di aver seguito le procedure previste dalle legge e pertanto di essere nel pieno della legittimità. Il lavoro non è un bene negoziabile in base alle convenienze, ma un diritto su cui si fonda la nostra Costituzione. Serve uno scatto di orgoglio perché quanto sta avvenendo a Campi Bisenzio riguarda da vicino il futuro industriale del nostro Paese. Definire regole chiare per chi viene a investire in Italia serve anche per evitare la deindustrializzazione selvaggia che sta impoverendo i nostri territori”. Queste le parole del Segretario Generale UIL Toscana Annalisa Nocentini.

Bonafé (segretario PD): "Lunedì PD in piazza"

“Dopo la comunicazione dei licenziamenti via mail è proseguito anche al tavolo convocato oggi dal Mise l’atteggiamento inaccettabile della Gkn. L’azienda era rappresentata dal legale collegato da remoto che ha rigettato ogni possibile proposta. È un comportamento lontano anni luce da quanto ci si aspetterebbe da un’azienda che ha davanti a sè i rappresentanti di 422 lavoratori precipitati nel dramma. Un comportamento arrogante anche verso i rappresentanti delle istituzioni che erano lì in nome della comunità toscana che si sta mobilitando compatta al fianco dei dipendenti. Per riaffermare il nostro sostegno ai lavoratori sarò con la segreteria regionale insieme ai consiglieri regionali alla manifestazione indetta per lunedì a Firenze per chiedere il ritiro dei licenziamenti”.

Fiom e Cgil Firenze: "Atteggiamento aziendale inaccettabile"

Riunione del tavolo del Mise in prefettura sulla Gkn, Daniele Calosi (segretario generale Fiom Cgil Firenze): “Iniziare una discussione ribadendo i licenziamenti dopo l’appello venuto da tutto il territorio è una scelta scellerata di cui l’azienda si dovrebbe vergognare. Anche l’assenza in Prefettura è un atto di vigliaccheria. Non c’è una logica industriale dietro la scelta di Gkn, la direzione abbia almeno il coraggio di dire che lo fa solo per il bene degli investitori. Qui non siamo a chiedere ammortizzatori sociali perché i clienti non hanno tolto ordini. Vogliono più bene alla fabbrica i lavoratori della dirigenza. La direzione ha sbagliato ad aprire la procedura, la ritiri e apra invece il confronto con noi e la Rsu. È per l’azienda un dovere morale. Oggi ha mancato di rispetto ad un intero territorio e al Paese. Il Governo si attiverà di concerto con sindacati e Regione Toscana per i prossimi passi della vertenza. L’unico tavolo di confronto per noi resta quello istituzionale, non accetteremo che l’azienda parli per il tramite dei suoi avvocati”.

Paola Galgani, segretaria generale di Cgil Firenze, durante la riunione del tavolo ha rimarcato il fatto che “l’atteggiamento inaccettabile di Gkn si è visto anche nella lettera spedita per recedere il contratto di servizi in appalto, sono stati lasciati a piedi a piedi altre decine di lavoratori. Lunedì 19 luglio i lavoratori e le lavoratrici del territorio fiorentino rinunceranno a parte delle loro retribuzioni per partecipare allo sciopero generale unitario per difendere il lavoro, con presidio in piazza Santa Croce dalle 9”.

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