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Amici del Padule: "Non effettuare bonifiche nell'area Il Golfo"

È stata pubblicata un'intervista rilasciata dal Presidente del Consorzio 4 Basso Valdarno nella quale viene trattato il tema degli interventi di rinaturalizzazione in atto da alcuni anni nel Padule di Fucecchio, effettuati con i fondi stanziati dalla Regione Toscana per la compensazione degli impatti causati dal cosiddetto progetto Tubone.

Nelle sue dichiarazioni, in verità, il Presidente fa riferimento a interventi che poco hanno a che fare con la rinaturalizzazione ma sono attinenti piuttosto alla manutenzione dei canali interni (ricavature, cioè attività di scavo, che hanno la funzione di drenare le acque e favorirne un più rapido deflusso), allo sfalcio della vegetazione degli argini etc.

L'intervento di prossima attuazione, a cui viene dato maggiore risalto dal Presidente, non solo non si identifica con un'opera di rinaturalizzazione, ma consiste, al contrario, in una sottrazione di habitat palustre, cioè in una vera e propria opera di bonifica a carico di un'area del Padule, denominata il Golfo, ricadente nella ZSC e nella ZPS del sito Padule di Fucecchio.

Troviamo del tutto naturale che il Presidente di un Consorzio di Bonifica si occupi di interventi di bonifica e di prevenzione del rischio idraulico; tuttavia riteniamo che dovrebbe usare i termini "bonifica" e "rinaturalizzazione" in modo più appropriato. Soprattutto riteniamo che il (poco) denaro destinato alle opere di rinaturalizzazione non debba essere utilizzato per compiere interventi di natura diversa o addirittura opposta; questo per evitare anche una illecita distrazione di fondi pubblici.

Invitiamo pertanto codesto spettabile Ente a non autorizzare un intervento che formalmente appare richiesto come atto di rinaturalizzazione, ma che, di fatto, rappresenta un atto di bonifica che può modificare in modo sostanziale un habitat prezioso che non può e non deve essere snaturato.

Ricordiamo che nell'area del Golfo hanno soggiornato per molti mesi branchi costituiti da numerosi fenicotteri, ( fino a circa 180 individui) e che varie altre specie di uccelli acquatici hanno scelto l'area per la nidificazione. Per tale motivo la suddetta area è stata anche oggetto di un vero e proprio pellegrinaggio di fotografi e appassionati di birdwatching.

Lo stesso Presidente del Consorzio 4 Basso Valdarno, intervistato da TVL ,un'emittente televisiva locale, il 31 marzo scorso affermava che il grande specchio d'acqua ricco di uccelli mostrato nel servizio era il frutto dei lavori di rinaturalizzazione effettuati dal Consorzio (qui è il link del servizio). Non sappiamo se ciò corrisponda al vero e non possiamo fare a meno di notare una certa incoerenza nelle affermazioni del Presidente.

Di fatto siamo convinti che l'area palustre che in qualche modo si è ricostituita (di cui alleghiamo recente documentazione fotografica) rappresenti un bene prezioso di interesse generale (a nostro avviso più importante delle coltivazioni di mais da foraggio effettuate nei mesi primaverili-estivi limitatamente ad una parte del Golfo) e per tale motivo non debba essere soggetta a interventi di bonifica.

Riteniamo pertanto che la pubblica amministrazione, nelle sue diverse articolazioni, abbia il compito di incentivare le opere di reale rinaturalizzazione e di proteggere l'ambiente palustre esistente, anche per non incorrere in violazioni di normative comunitarie e nazionali.

Fonte: Amici del Padule di Fucecchio

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