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Uccide il vicino con 22 coltellate, 75enne condannato a 26 anni

Ventisei anni di reclusione per il 75enne Bernardino Lai, accusato dell'omicidio del vicino di casa Fulvio Dolfi. È questa la decisione della Corte di Assise di Firenze. Dolfi fu trovato morto il 16 luglio del 2020 nella sua abitazione alla periferia nord del capoluogo toscano, in via Rocca Tedalda. Fu colpito con 22 coltellate in varie parti del corpo, morendo per dissanguamento.

Il pm nella sua requisitoria aveva chiesto l'ergastolo per Lai. Lai era imputato di omicidio volontario con l'aggravante della crudeltà, che è stata esclusa dalla corte di assise. Per questo non è stato condannato all'ergastolo, ma alla massima pena prevista appunto di 26 anni. I giudici lo hanno condannato anche al risarcimento dei danni nei confronti dei familiari della vittima, col pagamento di una provvisionale complessiva di 370mila euro.

Le motivazioni saranno depositate nei prossimi 30 giorni. Intanto i difensori hanno annunciato di voler presentare ricorso in appello. Per quest'ultimi  il movente sarebbe poco solido, e l'arma non è mai stata individuata in modo certo. Lai fu 'incastrato' dal suo sangue trovato sulla maniglia della porta dell'appartamento di Dolfi, mentre in casa aveva due coltelli e una lama considerati compatibili con le ferite di Dolfi. Ad alimentare i dubbi il fatto che due giorni prima del ritrovamento del cadavere, Lai si sarebbe presentato al pronto soccorso con una ferita alla mano dichiarando che se l'era procurata in un incidente domestico. Sul suo corpo, infine, vi erano segni di colluttazione. Dolfi, quando fu ritrovato, era morto da giorni.

 

 

 

 

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