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"Due rive per un piano", i cittadini progettano il futuro intercomunale nell'Empolese

Continua il percorso per il Piano Strutturale Intercomunale di Capraia e Limite, Cerreto Guidi, Empoli, Montelupo Fiorentino e Vinci

Un altro passaggio del percorso che vedrà la definizione del Piano Strutturale Intercomunale che riguarda i Comuni di Capraia e Limite, Cerreto Guidi, Empoli, Montelupo Fiorentino e Vinci. Questa mattina tutti i rispettivi sindaci Alessandro Giunti, Simona Rossetti, Brenda Barnini, Paolo Masetti e Giuseppe Torchia, erano presenti al Palazzo delle Esposizioni per una riunione in cui sono stati loro illustrati dai tecnici incaricati i contributi pervenuti in conseguenza dell'avviso pubblico e la relativa documentazione predisposta dal gruppo di progettazione.

Si tratta di uno step che anticipa il passaggio in Conferenza di Pianificazione della Regione Toscana: è un organismo chiamato a esprimere parere sulle previsioni di trasformazione che comportano consumo di suolo non edificato all’esterno del perimetro del territorio urbanizzato.

Sono stati illustrati anche i report delle interviste fatte dalla società Sociolab.

Le amministrazioni comunali hanno come obiettivo quello di sottoporre all’esame dei rispettivi Consigli Comunali il Piano Strutturale Intercomunale denominato “Due rive per un piano” nei primi mesi del 2022.

Il Piano Strutturale è il documento di pianificazione che disegna il futuro di un territorio, sia per il suo sviluppo che per la sua tutela. Secondo la legge regionale urbanistica (65/2014) il Piano Strutturale Intercomunale (PSI) è promosso da due o più Comuni ed è finalizzato alla definizione a livello sovracomunale degli obiettivi, delle politiche e delle strategie di lungo periodo nella gestione del territorio e degli insediamenti produttivi e abitativi, in coerenza con gli indirizzi di programmazione urbanistica di livello superiore (provinciale e regionale).

Il Piano Strutturale Intercomunale costituirà dunque una “guida” per l’elaborazione delle politiche di sviluppo dei prossimi anni: per questo diventa ancora più importante condividerne la redazione, le caratteristiche salienti e le traiettorie strategiche di sviluppo insieme a quanti vivono e operano su questo territorio. Da qui è nata l’esigenza di promuovere un percorso di partecipazione che - accanto agli strumenti obbligatori previsti dalla normativa regionale vigente - prevedesse momenti di ascolto, confronto e co-progettazione con la cittadinanza e i diversi portatori di interesse.

Sempre stamani al Palazzo delle Esposizioni, i referenti di Sociolab hanno illustrato una sintesi dei contenuti emersi dalle prime attività di ascolto previste dal percorso di partecipazione.
In particolare l'attenzione si è rivolta su quei temi emersi con particolare forza dalle interviste effettuate nei mesi scorsi ai principali rappresentanti economici, sindacali, sociali e associativi del territorio: dal ruolo dell'Arno come elemento identitario e strategico da valorizzare, alla necessità di pianificare zone industriali sovracomunali capaci di diventare un punto di riferimento per una zona anche più ampia del territorio empolese, dalla promozione di nuovi modelli abitativi (soprattutto per le fasce anagrafiche più anziane) alla necessità di rafforzare l'attrattività turistica del territorio riflettendo sul modello ricettivo che si intende promuovere.

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