Battesimo in Piazza dei Miracoli per le due nuove vetture “Galileo” e “KerubLess” interamente progettate e costruite dall’E-team, la Squadra corse dell’Università di Pisa. Con un evento partecipatissimo che si è svolto sotto la Torre pendente, gli studenti e le studentesse della scuderia dell’Ateneo hanno presentato a tutta la cittadinanza i prototipi che gareggeranno nelle gare di Formula SAE 2021.
Nell’occasione, insieme ai ragazzi e alle ragazze dell’E-team e alcuni rappresentanti degli sponsor, erano presenti Paolo Mancarella, rettore dell’Università di Pisa, Paolo Pesciatini, assessore alle attività produttive del Comune di Pisa, Rosario Di Bartolo, direttore generale dell’Università di Pisa, il professor Rossano Massai, prorettore agli studenti, il professor Alberto Landi, presidente della Scuola di Ingegneria, il professor Rocco Rizzo, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell'energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni, il professor Francesco Frendo, Faculty Advisor della squadra, i professori Gino Dini, Marco Gabiccini, Giovanni Lombardi, e Giovanni Pasqualino, consigliere comunale.
"Siamo molto fieri delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi: a loro va il nostro più grande in bocca al lupo per le prossime gare - ha commentato il Rettore, Paolo Mancarella - Le due vetture presentate oggi dal nostro E-Team, peraltro, nascono dal lavoro di una squadra che, con i suoi 80 membri provenienti da 15 dipartimenti diversi, non solo travalica i confini disciplinari, ma abbraccia tutta la città di Pisa e il suo territorio per allargarsi, con i suoi sponsor, ben oltre i confini italiani, facendo di questo team il simbolo di un’Università che ha fatto dell'interdisciplinarietà un suo tratto distintivo e che apre a studenti e ricercatori le porte del mondo".
“Ringrazio tutti i colleghi della squadra, l’Università, gli sponsor e le figure istituzionali del territorio per aver creduto nei progetti dell’E-team e aver contribuito al raggiungimento dei nuovi obiettivi – ha detto la team leader Alessia Castiglia – La pandemia dello scorso anno aveva interrotto la successione dei membri della squadra, che ora si ritrova ad essere una delle più “giovani” della storia del Team. Nonostante le difficoltà, nessuno si è dato per vinto ed è iniziata così la nostra piccola rinascita. Abbiamo rivoluzionato l’immagine e il branding della squadra attraverso il nuovo logo. Inoltre siamo riusciti a realizzare i progetti a cui la Squadra lavorava già da qualche anno: l’introduzione di una vettura senza pilota e l’abbandono del telaio a traliccio a favore di un telaio ibrido”.
Nell'occasione i ragazzi hanno ricordato anche la figura del professor Emilio Vitale, fondatore del Team, scomparso alcuni mesi fa dopo una lunga malattia. A questo proposito, il rettore ha annunciato che il Senato accademico ha recentemente deliberato l’intitolazione del Polo Etruria – il Polo di Ingegneria – proprio alla memoria del professor Emilio Vitale.
Questo è il primo anno che la Squadra corse dell’Università di Pisa ha realizzato due vetture per gareggiare in categorie diverse. Quest’anno sono state create “KerubLess”, la vettura driverless, in grado di gareggiare senza pilota, realizzata riadattando la vettura Kerublast delle scorse stagioni, con attuatori e sensori in grado di renderla un veicolo a guida autonoma, e “Galileo”, una vettura Combustion, realizzata da zero, con telaio monoscocca in fibra di carbonio, per essere più leggera e veloce possibile. Con le nuove vetture l’E-team parteciperà alle gare di Formula SAE in Italia e Germania, nelle categorie Combustion e Driverless, e in Austria nella categoria Combustion.
“Non è stato facile raggiungere tutto questo – ha concluso Alessia Castiglia ringraziando i ragazzi e le ragazze della squadra – Vorrei solo farvi notare come tutto quello che avete fatto, tutte le rinunce, tutto il tempo che avete impiegato rappresentino un investimento per il vostro futuro come persone e professionisti. Spero siate orgogliosi di quanto siamo riusciti a realizzare, perché io lo sono”.
Ecco un riepilogo delle caratteristiche tecniche delle nuove vetture.
KerubLess
La KerubLess nasce dalla riconversione della precedente vettura Kerublast in vettura a guida autonoma, appunto driverless. Il telaio e il motore sono rimasti invariati ma sono stati aggiunti sensori e attuatori per rendere il veicolo in grado di spostarsi in autonomia. Lo sterzo è azionato da un motorino brushless con riduttore pilotato da un software sviluppato appositamente dagli ingegneri dell’E-Team, il moto viene trasferito allo sterzo tramite pulegge collegate da un filo di acciaio. Essenziali per la guida autonoma, inoltre, sono la Stereo Camera e il Lidar che, con l’ausilio di coni colorati, permettono di individuare il circuito.
Galileo
La vettura Combustion prende il nome di Galileo, in onore dell’illustre visionario nativo di Pisa. Frutto di tre anni di ricerche e sviluppo, si pone come un punto di rottura rispetto al passato. Abbandonato il telaio a traliccio, è stata realizzata con un nuovo telaio ibrido: monoscocca all’anteriore e traliccio in acciaio al posteriore. Con il primo è garantita un’importante riduzione di peso dell’intera vettura e si ha una migliore cinematica delle sospensioni anteriori, che sono state completamente riprogettate rispetto alle precedenti autovetture, per sfruttare al meglio l’aumento di rigidità verticale e della reattività dovuti all’inedito utilizzo di pneumatici a spalla bassa. Vi è inoltre un nuovo impianto di sterzo che presenta una cremagliera a passo variabile con ingranaggi conici che lo rende molto più maneggevole.
La macchina è mossa dall’ormai collaudato propulsore 4 cilindri in linea da 600cc di derivazione Honda CBR600RR che riesce a sviluppare 89 cavalli di potenza nonostante la strizione presente sul sistema di aspirazione voluta dal regolamento delle competizioni. Il cambio è stato modificato posizionando la folle sotto la prima, utilizzando la sesta posizione del desmo, la quinta e la sesta marcia sono state eliminate. Per garantire un più agevole controllo della frizione si è deciso di utilizzare una leva al volante dotata di estensimetro, che tramite CAN-bus, invia i dati di posizione al motore elettronico brushless che aziona la frizione.
Un blipper elettrico serve per cambiare marcia senza l’utilizzo della frizione durante la cambiata. È stato poi sviluppato un nuovo sistema di telemetria progettato su misura che integra anche un modulo push-to-talk per permettere al team di comunicare con il pilota anche durante le fasi più concitate della competizione.
Fonte: Università di Pisa - Ufficio stampa
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