Sostegni bis, esulta Cenni (Pd): "Per la Toscana possibili nuove spese sui danni all'agricoltura"
La Regione Toscana potrà destinare le eventuali economie di spesa per gli interventi compensativi, esclusivamente nel caso di danni a produzioni, strutture e impianti produttivi non inseriti nel Piano di gestione dei rischi in agricoltura e per gli interventi di ripristino delle infrastrutture connesse all'attività agricola, tra cui quelle irrigue e di bonifica. Lo prevede un emendamento al decreto-legge Sostegni bis presentato nei giorni scorsi dall’onorevole Susanna Cenni (PD), insieme ai colleghi Incerti, Critelli, Avossa, Cappellani, Frailis e approvato dalla commissione Bilancio della Camera senza riformulazioni.
"Quando, nel 2018, un devastante incendio doloso distrusse circa 1.400 ettari di boschi, olivi e terre coltivate sui Monti Pisani, sfiorando perfino l’Abbazia di Calci – ricorda l’onorevole Cenni – percorremmo tutte le strade parlamentari possibili per sostenere gli operatori, le aziende e gli agricoltori di quel territorio. Dopo una serrata attività parlamentare, e l’approvazione unanime di una mia risoluzione, furono stanziati e trasferiti alla Regione Toscana 5 milioni di euro per sostenere finanziariamente le imprese agricole danneggiate dall’incendio e tutti gli interventi per la messa in sicurezza del territorio".
Quelle risorse furono utilizzate solo in parte e oggi possono servire come sostegno alle aziende del territorio piegate da un’altra calamità naturale, ovvero l’eccezionale ondata di maltempo che lo scorso marzo ha provocato danni ingenti anche in Toscana, soprattutto nelle colture in campo, a partire dagli ortaggi, ma anche negli alberi da frutto in piena fioritura e nei vigneti.
Per favorire questa soluzione, dunque, è stato presentato quell’emendamento che – appena approvato – consente oggi alla Regione Toscana di sbloccare le risorse stanziate per i danni causati dagli incendi ma non utilizzate, destinandole al sostegno per le imprese in difficoltà per i danni subiti dalle gelate primaverili.
Fonte: Ufficio Stampa