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Caso Malika, la madre replica: "Basta parlare di noi"

Una veduta di Castelfiorentino

"Si faccia avanti qualcuno che dica che siamo persone violente. Non vogliamo che il nome della nostra famiglia venga accostato a questa persona (Malika, NdR)".

Queste le parole della madre della 22enne di Castelfiorentino, ai microfoni di gonews.it dopo una lunga telefonata avvenuta in seguito alla pubblicazione della notizia della chiusura delle indagini.

Il lungo sfogo della madre segue altre esternazioni della famiglia, come per esempio l'intervista al fratello di Malika sulle pagine della Nazione.

La madre di Malika nella telefonata ha voluto esprimere le rimostranze a nome della famiglia, specificando che "non siamo una famiglia di violenti" (concetto mai espresso nei nostri articoli e su cui la sola a intervenire è la magistratura, NdR) e che "non abbiamo ricevuto niente" in merito alla conclusione delle indagini della procura di Firenze.

A chiosa della telefonata la dichiarazione: "Questa persona non è mia figlia, non so cosa le hanno promesso, le posso garantire che non è mia figlia. Tutto quello che è uscito dall'inizio alla fine non è mia figlia. Ha sempre avuto un discreto rapporto con noi, siamo sempre stati dietro a lei, l'abbiamo seguita fino al 5 gennaio. Glielo possono dire in giro, siamo in un paese dove ci conoscono in tanti, io non ho mai discriminato nessuno".

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