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Crea una ditta di consulenza per eludere il fisco: denunciato imprenditore dalla GdF livornese

Un imprenditore attivo nel territorio livornese è stato denunciato dalla Guardia di Finanza per aver costituito, eludendo la tassazione, una ditta individuale in teoria destinata all’attività di consulenza contabile ma in realtà creata per schermare gli utili provenienti da una società di capitali dell’imprenditore, una Srl attiva nel settore delle consulenze riguardanti la gestione dei rifiuti e le analisi di laboratorio.

Questa ditta individuale - creata allo scopo, quindi, di emettere fatture false per consulenze inesistenti nei confronti della Srl e per consentire a quest’ultima di diminuire gli utili risparmiando sul pagamento delle imposte complessive - non risultava neanche iscritta alla camera di commercio.

Il gioco, comunque, è durato poco: il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Livorno, ha evidenziato gli illeciti vantaggi tributari per l’imprenditore, il quale si avvantaggiava della tassazione di favore prevista dal “regime forfettario” per le ditte individuali rispetto a quella ordinaria per le società di capitali (IRES al 24% e IRAP al 4,8%).

I servizi fatturati sono risultati palesemente fasulli, alla luce della ridotta struttura della ditta, senza dipendenti né mezzi, e degli importi spropositati rispetto alle prestazioni asseritamente fornite.

Le fiamme gialle livornesi hanno così riqualificato i pagamenti effettuati dalla SRL al titolare della ditta individuale (nonché socio-amministratore della società pagante) quali utili occulti distribuiti, mascherati dall’emissione di fatture per operazioni inesistenti.

I finanzieri hanno, dunque, segnalato all’Agenzia delle entrate, per il recupero dell’evasione, costi indeducibili dal reddito per oltre 130.000 euro; IRES per più di 10.000 euro; IRPEF per oltre 11.000 euro; IVA per 19.000 euro; ritenute d’acconto non operate per più di 11.000 euro, nonchè IRAP dovuta per oltre 6.000 euro

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