Rinvenuto cadavere a Prato, 29enne arrestato con l'accusa di sequestro e omicidio: esame Dna in corso
È stata emessa la misura di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 29enne, di origini cinesi e già sottoposto a fermo, nell'ambito di un'inchiesta coordinata dalla Dda di Firenze e svolta dai carabinieri di Prato, in riferimento alla scomparsa di un 33enne suo connazionale che sarebbe stato sequestrato lo scorso 26 aprile.
Le indagini svolte attraverso l'analisi dei tabulati telefonici e l'incrocio del tracciato del Gps sull'auto del 29enne, noleggiata tre giorni prima del sequestro in un'officina di Prato, hanno permesso di appurare il coinvolgimento dell'uomo nel sequestro del suo connazionale, di cui non c'è più notizia dalla data di scomparsa. Sequestro di persona e omicidio i reati contestati.
Le indagini hanno portato lo scorso 10 giugno alla scoperta di un cadavere in avanzato stato di decomposizione tra la vegetazione dell'ex Istituto Cicognini, in via della Fontana a Prato: sono in corso le analisi del DNA per capire se si tratti del 33enne scomparso. Nei pressi dell'ex Istituto, la mattina del 26 aprile, l'auto in uso del 29enne risulta dalle indagini essere stata in sosta nel luogo per oltre mezz'ora, mentre le utenze telefoniche della vittima risultano aver agganciato i ripetitori della stessa area. La Dda di Firenze indaga dunque anche per il reato di omicidio.
Sempre nella stessa mattina di fine aprile il 33enne, dopo aver accompagnato la fidanzata a lavoro a Prato, risulta essersi incontrato con l'arrestato probabilmente perché attirato in una trappola. Poco dopo si sarebbe messo in contatto con parenti e conoscenti, facendo richieste di denaro. Da questo momento più nessuna notizia. Dopo la sosta nei pressi dell'ex Istituto Cicognini, la macchina in uso al 29enne si è allontanata da Prato, ritornandoci nella stessa sera del 26 aprile quando è stata abbandonata in via Lodi, dove è stata infine ritrovata dai carabinieri il 3 giugno scorso. Le chiavi dell'auto sono state poi rinvenute in possesso del 29enne al momento della perquisizione, disposta dal pm titolare dell'indagine.
Nell'inchiesta sono indagati altri 3 connazionali, sui quali sono in corso accertamenti da parte degli investigatori. È atteso l'esito delle comparazioni del Dna sul cadavere rinvenuto la sera del 10 giugno. Il giorno successivo il 29enne è stato sottoposto, con convalida del gip, a fermo.