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Covid: San Casciano, Barberino Tavarnelle e Greve dimezzano la Tari alle categorie economiche più colpite

Le amministrazioni chiantigiane tendono la mano alle attività economiche in difficoltà, colpite dagli effetti dell’emergenza sanitaria da Covid 19 e mettono in campo una manovra che stabilisce una netta agevolazione sulla tassa dei rifiuti.

La Tari sarà più leggera per le utenze non domestiche grazie alle risorse messe a disposizione dai Comuni dell’Unione del Chianti fiorentino. Ammontano complessivamente a 751.000,00 le agevolazioni economiche che i Comuni di San Casciano in Val di Pesa, Greve in Chianti e Barberino Tavarnelle in modo unitario hanno deciso di applicare a sostegno delle realtà economico-produttive sulle quali ha inciso negativamente la crisi pandemica.

Le attività che beneficeranno delle agevolazioni, approvate nei giorni scorsi dai rispettivi Consigli comunali, potranno accedere a specifiche misure, variabili in base alle categorie di appartenenza con un risparmio considerevole che permetterà l’abbattimento del pagamento della Tari per un lungo periodo che oscilla tra 3 e 6 mensilità. Le categorie economiche contemplate dalla manovra dei Comuni sono alberghi e agriturismi con e senza ristorante, ristoranti, trattorie, osterie pizzerie, pub, mense, birrerie, hamburgherie, bar, caffè, pasticcerie, musei, biblioteche, associazioni e luoghi di culto.

“Abbiamo deciso di stanziare risorse cospicue tratte dai nostri bilanci per rafforzare il supporto che in questo momento è necessario destinare al mondo del lavoro – dichiarano i sindaci Roberto Ciappi, Paolo Sottani e David Baroncelli – la scelta di ridurre considerevolmente il costo della tassa sui rifiuti è tesa a favorire molte delle categorie economiche attive nei territori del Chianti che vedranno così ridotto il costo della Tari per un periodo che può arrivare fino a sei mesi. Il nostro obiettivo è quello di offrire un sostegno concreto e permettere al tessuto economico locale di ripartire, dopo essere stato sottoposto per più di un anno a restrizioni, difficoltà e rischi di chiusure. La crisi ha messo in ginocchio molte delle attività che operano in particolare nel comparto turistico-ricettivo, costrette ad abbassare il bandone durante i periodi di lockdown. Il nostro impegno politico-amministrativo è stato e sarà quello di favorire la ripresa e rilanciare l’economia chiantigiana con tutti gli strumenti di nostra competenza”.

Sono state definite sei fasce di scontistiche destinate in gran parte alle attività economiche che hanno subito le ripercussioni dell'emergenza sanitaria.

La bolletta per il pagamento della Tari sarà più leggera con una riduzione della parte variabile che oscilla tra il 70% e il 95% per gli alberghi con ristoranti, i ristoranti, le trattorie, le osterie, le pizzerie, i pub, le mense, le birrerie, le hamburgherie, i bar, i caffè e le pasticcerie, con un risparmio equivalente pari a oltre 4 mesi. La riduzione va dal 60% al 95% per gli alberghi senza ristoranti con un risparmio equivalente a oltre 6 mesi e può variare dal 30% al 70% per i musei, le biblioteche, le associazioni e i luoghi di culto con un risparmio massimo che si aggira intorno ai 6 mesi.

Fonte: Ufficio Stampa Associato del Chianti Fiorentino

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