La favola della baby tartaruga Caretta caretta: torna libera nel mare di S. Vincenzo
Per la prima volta in Toscana e nella storia del Centro di Recupero e Riabilitazione per tartarughe marine dell’Acquario di Livorno e di Genova è stato possibile giungere alla liberazione di un esemplare neonato di Caretta caretta, presumibilmente nato lungo le coste toscane durante la scorsa stagione riproduttiva giugno-ottobre 2020.
Era l’11 febbraio 2021, quando presso il bagno "La Conchiglia" di San Vincenzo era stato rinvenuto il terzo caso di baby tartaruga, spiaggiata a seguito della mareggiata dei giorni precedenti.
Arrivata all’Acquario di Livorno il 12 febbraio la piccola tartaruga soprannominata “Conchiglia” aveva una lunghezza totale di 10,7 cm, con un carapace lungo 7,2 cm e largo 7,2 cm ed un peso di 70,2 g.
Nello stesso giorno era stata rinvenuta presso lo stabilimento “Jolly Beach” di Marina di Bibbona un’altra piccola tartaruga di 10 cm di lunghezza, trasferita sempre all’Acquario il 12 febbraio dove già da qualche giorno era stata portata la prima baby tartaruga recuperata a Baratti l’8 febbraio.
Grazie alle segnalazioni dei cittadini arrivate al Settore Mare di ARPAT tramite l’Associazione Tartamare, che collabora nella rete dell’Osservatorio Toscano per la Biodiversità della Regione Toscana ed alla operatività della Capitaneria di Porto, gli esemplari erano stati trasportati presso il centro di recupero che ha sede all’Acquario di Livorno.
Si tratta di tre esemplari veramente piccoli, tutti appartenenti alla specie Caretta caretta, che apparivano in situazioni critiche e quindi trasferiti all’Acquario di Genova dove soltanto la baby tartaruga “Conchiglia”, rinvenuta a San Vincenzo, è riuscita a superare la fase più critica ed ora è pronta per la liberazione. Le altre due sono purtroppo morte di polmonite nelle prime settimane di ricovero.
Questi tre esemplari sono presumibilmente nati in Toscana durante la scorsa stagione riproduttiva giugno-ottobre 2020 ed informazioni più precise potranno arrivare a conclusione dell’analisi genetica condotta dal Dipartimento di Biologia dell'Università di Firenze che verificherà l’eventuale “grado di parentela” tra le piccole tartarughe ritrovate a febbraio ed alcune uova con embrioni non completamente sviluppati ritrovate nei nidi della scorsa estate.
Si conclude quindi con un lieto fine la storia della baby tartaruga “Conchiglia” che venerdì 25 giugno alle ore 10.30 è stata rilasciata in mare, calata dall’imbarcazione della Capitaneria di Porto di San Vincenzo, a cura dello staff acquariologico e veterinario degli Acquari di Livorno e Genova, punto informativo dell’Osservatorio Toscano per la Biodiversità, in collaborazione con Università di Siena, ARPAT Settore Mare, Regione Tosana e grazie alla preziosa collaborazione dell’amministrazione comunale di San Vincenzo che dal 2014 ospita, presso la Torre di San Vincenzo, il primo punto informativo permanente dell’OTB regionale, nel rispetto delle regole del distanziamento sociale e l’uso delle mascherine prescritto dalle normative anti Covid-19.
per poterlo identificare individualmente, ha raggiunto un peso di 330 gr ed in questi mesi è cresciuto di alcuni centimetri raggiungendo una lunghezza del carapace di 13 cm ed una larghezza del carapace di 13 cm e lunghezza totale di 15 centimetri.
Fonte: Arpat - Ufficio Stampa