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Giornata Mondiale del Rifugiato, le iniziative nell'Empolese Valdelsa e nel Valdarno Inferiore

Il 20 giugno si celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato secondo il volere dell'Assemblea delle Nazioni Unite che ha istituito tale giornata per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla condizione di oltre 70 milioni di rifugiati, richiedenti asilo e sfollati che sono costretti a muoversi dalle loro case, lasciando le loro sicurezze, i loro affetti e la loro terra.
Quest'anno la Giornata Mondiale del Rifugiato cade in un periodo complesso, in cui la crisi sanitaria e il protrarsi dei conflitti internazionali ha acuito anche la crisi umanitaria legata alle migrazioni forzate.
In questo scenario internazionale, il territorio dell'Empolese Valdelsa e del Valdarno Inferiore ha continuato a garantire, attraverso l’operato sia delle Istituzioni pubbliche che degli Enti di terzo settore, risposte concrete di accoglienza e percorsi di integrazione alle persone richiedenti e titolari di protezione internazionale giunte sul territorio.
Alla luce dei molti appelli provenienti da vari ambiti della Società Civile e dalle Istituzioni che mettono in luce la necessità di produrre risposte comuni e solidali, quest'anno le varie realtà progettuali del territorio  (Progetto SAI Empolese Valdarno Valdelsa, Progetto SAI Unione dei Comuni del Circondario Empolese Valdelsa, Progetto Fami EVVAI) e alcuni Enti del terzo settore coinvolti quotidianamente nel dare risposte di accoglienza e integrazione alle persone accolte sul territorio hanno deciso di celebrare la Giornata Mondiale del Rifugiato con una serie di eventi che avranno luogo nei vari Comuni dell'Empolese Valdelsa e del Valdarno Inferiore.
Le iniziative partiranno il primo di luglio con l'iniziativa del Progetto SAI (Sistema Accoglienza e Integrazione) SdS Empolese Valdarno Valdelsa che prevede la proiezione del docufilm “Un Giorno la Notte” dei registri M. Aiello e M. Cattani, avente come protagonista Sainey Fatty, un ragazzo di origine gambiana che narra in prima persona la propria storia e la presa di coscienza, arrivato in Italia, della sua cecità irreversibile. Il protagonista racconta il suo viaggio verso l’ “oscurità” come un cammino impreziosito da incontri, nuovi amici e nuove passioni, che rendono meno insormontabili anche gli ostacoli più grandi.
La proiezione del film sarà preceduta dal confronto con i due registri e il protagonista; l'evento avrà inizio alle 21,00 e darà avvio al cinema all'aperto del Comune di Montopoli in collaborazione con l’Arci Valdarno Inferiore presso la Misericordia di San Romano in via Fermi.
La settimana successiva, dal 5 al 9 luglio, l'Arci Empolese Valdelsa promuoverà all'interno nel contesto del Centro di Socializzazione di Ponte a Elsa un laboratorio tematico che spazierà dalla scrittura creativa legata al libro “Anche Superman era un rifugiato”, alla presentazione giocata dell’ “Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo” e per finire con un laboratorio sulle stoffe in collaborazione con la sartoria Bazin.
Nella stessa settimana, il 6 luglio, è previsto presso il Circolo di Monterappoli un apericena seguito da un momento dedicato a racconti e testimonianze di storie di “accoglienza” del nostro territorio, con il coinvolgimento del Progetto SAI Unione dei Comuni Empolese Valdelsa, e infine dalla performance teatrale dell’Associazione  Onstage.
Infine l'8 luglio la serie di eventi si concluderà con una iniziativa serale a Empoli, presso il Circolo Arci Santa Maria, a cura del progetto SAI Unione dei Comuni Empolese Valdelsa e del progetto EVVAI. Alle ore 18.00 è previsto un incontro, aperto alla cittadinanza e a tutte le associazioni del territorio, di presentazione del progetto SAI e di confronto in un'ottica di cittadinanza attiva e di muto-aiuto sull’avvio di possibili collaborazioni future fra richiedenti e titolari di protezione internazionale accolti dal progetto SAI, cittadini e mondo del volontariato, come ad esempio le esperienze di accoglienza in famiglia, il co-housing sociale, la possibilità di realizzare tandem linguistici e molte altre attività. Seguirà alle ore 20.00 un aperitivo e alle ore 21.20 la proiezione di “Paese nostro”, un film collettivo sull’Italia dell’accoglienza diffusa, realizzato dagli autori ZaLab e prodotto dal Ministero degli Interni, ma mai distribuito.
I molti eventi in programma sul nostro territorio sono uniti e accomunati dalla volontà di dare spazio ad una narrazione alternativa rispetto a ciò che in questi anni si è stati capaci di fare in termini di accoglienza solidale: le iniziative messe a calendario intendono, infatti, mettere in luce quanto le comunità cittadine del Valdarno Inferiore e dell’Empolese Valdelsa abbiano saputo esprimere, sebbene spesso all'ombra dei riflettori, un importante potenziale di solidarietà e inclusione sociale da valorizzare e ricordare anche in vista di quelle che saranno le complesse sfide future.

 

LE DICHIARAZIONI

 

Alessio Spinelli, sindaco del Comune di Fucecchio e presidente Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa: "La storia dell'umanità, fin dall'antichità, è piena di profughi, di popoli migratori. Se ci sforzassimo di vedere la questione anche con gli occhi di chi sta dall'altra parte della "finestra" e non sempre da una parte sola allora capiremo veramente la differenza fra quello che è stato fatto e quello che i paesi occidentali dovrebbero fare seriamente: dalla cooperazione internazionale per aiutare i popoli più poveri nei loro paesi a politiche di integrazione che evitino che questa povera gente finisca nelle mani di sfruttatori e di organizzazioni criminali senza scrupoli"

Brenda Barnini, sindaca del Comune di Empoli e delegata alle politiche migratorie per l'Unione dei Comuni Empolese Valdelsa: "Fuori dalla demagogia dei porti chiusi e dalla retorica dell'accoglienza buona per forza esiste la realtà. Quella dei territori e delle associazioni ma soprattutto delle persone che faticosamente cercano di costruire percorsi di formazione e autonomia per avere una nuova opportunità di vita".

Fonte: Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa

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