Hate speech, mozione Pd in Consiglio regionale: "Fenomeno in crescita"

Cristina Giachi

"Fermiamo l’hate speech, pericolosa forma di discriminazione e incitamento all’odio contro cui serve rafforzare azioni di contrasto. Come gruppo consiliare del Pd abbiamo presentato una mozione per chiedere alla Giunta impegni precisi a partire dalle nuove generazioni. L’atto nasce a seguito delle violenti accuse discriminatorie espresse nei giorni scorsi sui social network al collega Iacopo Melio, da sempre attivo nella promozione dei diritti e nell’autodeterminazione di ciascuno, a cui ribadiamo la nostra totale solidarietà e vicinanza. Sollecitiamo la Giunta regionale ad attivarsi nei confronti del Parlamento e del Governo per incentivare l’“educazione digitale” nelle scuole: per un uso consapevole degli strumenti informatici e di internet".

E’ quanto dichiarano Vincenzo Ceccarelli, capogruppo dem e Francesco Gazzetti, consigliere regionale Pd con la mozione In merito al rafforzamento delle azioni di contrasto all’incitamento alla violenza e all’odio presente sulla rete (il cosiddetto “hate speech”), con particolare riferimento ai social network.

"Chiediamo, inoltre, di potenziare le iniziative per monitorare e contrastare il proliferare, anche sulla rete e sulle piattaforme social, di fenomeni di intolleranza e razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza; di convocare, di concerto con il Comitato regionale per la lotta al bullismo e al cyberbullismo, un tavolo con tutti i soggetti interessati e operativi sulla materia per individuare azioni volte a contrastare e prevenire il cyberbullismo e la diffusione sulla rete e sui social network di fenomeni di istigazione all’odio e di violenza verbale. Si tratta di un atto che raccoglie alcuni strumenti di intervento che, una volta approvato,chiediamo alla Giunta di inviare alle principali piattaforme dei social network».

"La Regione Toscana in questi anni ha realizzato alcune progettazioni specifiche per il contrasto al fenomeno dell’odio online, finalizzate a trasmettere le competenze minime necessarie a navigare in rete e nei social network con consapevolezza e responsabilità; pensiamo al Patentino Digitale, in collaborazione col Corecom, un percorso formativo per le classi prime delle scuole elementari mirato a condividere competenze digitali, e alla legge del 2019 in materia di prevenzione e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo – continua Cristina Giachi, consigliera regionale Pd e presidente della commissione Istruzione e formazione - Percorsi formativi di qualità, rivolti a studenti e famiglie, che potrebbero avere ulteriore forza ed efficacia con la piena attuazione della legge
92/2019, la quale, nell’ambito trasversale dell’educazione civica, comprende l’educazione digitale e il ruolo fondamentale della Consulta dei diritti e dei doveri del bambino e dell’adolescente digitale. Una piena attuazione
della normativa per cui chiediamo alla Giunta di attivarsi nei confronti del Parlamento e del Governo. Potenziamo la cultura della formazione, della consapevolezza e della responsabilità per sconfiggere la spirale dell’odio".

Fonte: Regione Toscana - Ufficio Stampa

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