Lingottiere, Braccini (Fiom): "A Kme ritorno economico, produzione in Italia rischia di ridursi"
Come avevamo annunciato qualche mese fa, avevano ragione ad essere attenti riguardo le prospettive del settore Lingottiere (gli speciali). E’ stata annunciata, infatti, la definizione di un accordo tra Intek (che controlla il gruppo Kme) e Paragon Partners Gmhh (un fondo di private equity tedesco), per la cessione dell’intero settore. La nuova società dovrebbe essere posseduta al 55% da Paragon e al 45% da Kme.
Sicuramente questa operazione darà a Kme un cospicuo ritorno economico, ma di passaggio in passaggio il perimetro produttivo in Italia rischia di ridursi. Il settore delle Lingottiere è sempre stato un ramo d’impresa ad alto valore aggiunto che nel corso degli anni ha sempre dato anche un’importante risposta economica a tutta la Kme.
Abbiamo visto invece con favore l’accordo tra Intek ed EGM; questo ha permesso sicuramente un ritorno produttivo positivo nello stabilimento di Fornaci di Barga. La ripresa dopo la fase pandemica è palese, ma purtroppo scarseggiano le materie prime, in particolare acciaio e rame, ed i prezzi sono andati alle stelle. Un problema che si registra in tutta Europa e che appare come un nuovo modello di capitalismo.
Tuttavia, per la prima volta dopo tanti anni di utilizzo di ammortizzatori sociali e riduzioni del personale, la Kme è tornata ad assumere, ma, di pari passo, ci hanno annunciato che vi sono ancora una decina di esuberi.
Riteniamo che il rilancio complessivo dello stabilimento e del gruppo in Italia debba risentire di più chiarezza all’interno di un quadro di garanzia produttiva e occupazionale, vanno compresi i termini della cessione del settore lingottiere, le prospettive e quali cambiamenti può comportare, ben sapendo che nel corso degli anni tutti i passaggi societari avvenuti non sempre sono andati precisamente nella direzione annunciata.
Per il 7 luglio avevamo già in programma un incontro con la direzione aziendale riguardo il rinnovo del contratto aziendale di gruppo, magari sarà occasione anche per approfondire questo nuovo assetto societario del settore speciali.
Massimo Braccini, coordinatore nazionale Fiom Cgil Gruppo Kme