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Stati generali della Salute in Toscana, proseguono le audizioni

Enrico Sostegni

Ancora una seduta di audizioni per gli Stati generali della Salute in Toscana in commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd). Ieri, giovedì 10 giugno, sono stati ascoltati i direttori generali dell’Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica (Ispro) Gianni Amunni, dell’Azienda ospedaliera universitaria Meyer Alberto Zanobini, della Fondazione Monasterio Marco Torre.

Il percorso delle audizioni per gli Stati generali della Salute è stato recentemente avviato dalla commissione Sanità e porterà alla definizione di un documento conclusivo da consegnare alla Giunta in vista dell’appuntamento del prossimo autunno. Un processo partecipativo che vede ora in primo piano il Consiglio regionale e che chiama in causa ogni cittadino attraverso una consultazione online sul sito web del Consiglio regionale, che resterà aperta fino al 30 giugno.

“Continuiamo a raccogliere spunti e idee che cercheremo di riportare nella successiva fase di programmazione delle politiche sanitarie – ha detto Sostegni -. Programmazione che riteniamo dovrà essere avviata già dall’inizio del prossimo anno”.

E spunti e proposte sono arrivati numerosi. Da parte di Alberto Zanobini del Meyer è stato lanciato un allarme per quanto riguarda il disagio psichico dei ragazzi. “Chiediamo un grande intervento regionale – ha detto – perché siamo di fronte a un’emergenza nell’emergenza. Neuropsichiatria infantile è oberata, i posti letto sono tutti occupati e sono stati impiegati anche posti in altri reparti per casi psichiatrici e di disturbi alimentari.

Occorrono progetti integrati con le scuole, ricostruire i distretti, potenziare il territorio”. La necessità di investire sulla sanità territoriale, su cui “si sono operati negli anni scorsi molti tagli”, è stato il ‘leitmotiv’ di tutti gli interventi. Il direttore del Meyer ha poi sottolineato l’importanza di investire in ricerca nei prossimi anni e di progetti per investire la cura e il follow-up dei pazienti pediatrici cronici nel loro passaggio all’età adulta.

Marco Torre ha evidenziato come la pandemia abbia favorito una riacutizzazione delle patologie e come ci sia nell’ospedale una carenza di medici e anestesisti. “Dobbiamo nei prossimi anni raccogliere la sfida delle nuove professioni sanitarie – ha aggiunto – per creare figure nuove e che possano rispondere ai bisogni del servizio sanitario regionale”.Fondamentale, ha concluso il direttore della Fondazione Monasterio, anche un grande investimento in tecnologia, per avere cartelle cliniche dei cittadini telematiche e consultabili a distanza.

Anche da parte di Gianni Amunni è arrivato l’appello a potenziare i servizi sul territorio. Il direttore di Ispro ha annunciato che verrà avviata una sperimentazione oncologica territoriale, affiancando un oncologo e un infermiere ai medici di medicina generale. “Tutte le indagini fatte hanno dimostrato il valore del modello a rete e del modello che prevede un istituto come Ispro – ha spiegato Amunni -. Ora dobbiamo continuare a lavorare tenendo presenti tre parole d’ordine: prossimità, cioè la possibilità di essere curati vicino a casa; equità, perché tutti i toscani devono avere lo stesso livello qualitativo di cure; innovazione”. E il ricorso alla ricerca e alle nuove tecnologie, ha concluso il direttore di Ispro, debbono essere un priorità assoluta.

Federica Fratoni (Pd) ha commentato che “è significativo l’appello comune a una maggiore integrazione delle cure con il territorio. Forse ci siamo concentrati troppo sulla governance e non sulla risposta concreta ai cittadini”.

Anche Diego Petrucci (Fratelli d’Italia) ha sottolineato l’importanza di potenziare la sanità territoriale. “Soprattutto nei territori montani la carenza di medici è drammatica – ha detto -. Dovremmo studiare incentivi per i professionisti che accettano di lavorare in queste zone”.

Jacopo Melio (Pd) ha presentato un progetto che sarà portato avanti insieme a Ispro su un registro tumori che coinvolgerà la Toscana e molte altre regioni.

Donatella Spadi (Pd) ha commentato che “da parte dei grandi istituti c’è l’invito a ripensare la sanità territoriale”, sottolineando poi la drammaticità del problema del disagio psichico degli adolescenti e la necessità di pensare a programmare la cura dei pazienti post-Covid che hanno riportato danni cronici.

Anche Andrea Vannucci (Pd) ha messo l’accento sulla necessità di ripensare e implementare i servizi di sanità sul territorio e si è detto allarmato per i dati sul disagio giovanile. “Dobbiamo agire concretamente – ha detto – partendo dalla prevenzione primaria. E questo per il benessere psicologico ma anche per altri problemi, sempre più gravi, come quello dell’obesità infantile”.

“Oggi abbiamo ricevuto contributi preziosi – ha concluso Enrico Sostegni – per pensare la futura organizzazione della sanità toscana”.

Fonte: Regione Toscana - Ufficio Stampa

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