Consiglio regionale, richiesto sostegno diretto alle università americane
Il Consiglio regionale, all’unanimità, impegna la Giunta ad attivarsi quanto prima nei confronti del Governo e del Parlamento affinché vengano attivate misure di sostegno diretto ai docenti delle università americane in Italia e, più in generale, al settore dell’international education, che include anche le scuole di lingua e cultura italiana, particolarmente colpito dalle misure di contenimento della pandemia da Covid-19 e sin qui rimasto escluso dai provvedimenti governativi di ristoro.
È stata la presidente della commissione Cultura Cristina Giachi (Pd) a presentare la risoluzione, che nasce da una serie di audizioni svolte con gli insegnanti, sollecitate da una mozione di Silvia Noferi (M5S) “E’ un settore che merita attenzione, con un fortissimo indotto sul nostro territorio – ha affermato Giachi - A Firenze, Siena e Cortona abbiamo le città con il maggior numero di istituzioni di questo tipo, seconde alla sola Roma”.
Come è stato spiegato da Giachi, la crisi provocata dalla pandemia da Covid-19 ha colpito anche le università americane presenti in Italia – particolarmente concentrate tra Roma e Firenze - e le scuole di lingua e cultura italiana, che si sono trovate alle prese, fin dai primi mesi del 2020, dall’azzeramento dei flussi turistici stranieri. Nel testo dell’atto di indirizzo si evidenzia come sia strategico il settore delle Università americane, che alimenta un indotto stimato in circa 800 milioni di euro, e si fa riferimento alle audizioni, svoltesi in commissione Cultura a inizio maggio, delle associazioni Asaui (Associazione dei docenti delle università americane in Italia) e Aacupi (Association of American College and University Programs in Italy), sullo stato di crisi del settore dell’international education in Toscana. Da quanto emerso in tale incontro, le misure adottate dal Governo in materia di sostegno economico non avrebbero tenuto conto in modo adeguato del settore della formazione linguistica in Italia, e in particolare del settore dell’organizzazione dei soggiorni linguistici. La risoluzione ricorda come le università americane in Italia occupino circa 10mila docenti - inquadrati come dipendenti (perlopiù part-time) e liberi professionisti - e che questi risultino in forte sofferenza da più di otto mesi; inoltre si dà atto che Asaui, per aiutare i docenti rimasti senza reddito, si sia già attivato, al momento senza esito, nei confronti di Parlamento e Governo, affinché venga concesso ai docenti delle Università Americane in Italia di poter ottenere i necessari ristori. La mozione, ancora, fa presente come anche il settore delle scuole di italiano per stranieri presenti nel nostro Paese, secondo i dati diffusi da Asils (l’Associazione scuole di italiano maggiormente rappresentativa) abbia avuto una riduzione di fatturato fra il 70 e il 95 per cento.
L’atto, infine, ricorda come la chiusura o l’inattività sostanziale delle università americane e delle scuole di lingua italiane per stranieri rappresenti un danno economico rilevante, non solo per questi istituti ma più in generale per il turismo di qualità, da questi fortemente incentivato, e quindi come sia necessario un intervento concreto da parte del Governo, per scongiurare il definitivo collasso di tutto il comparto della formazione linguistica in Italia e del turismo in molte città d’arte, comprese quelle della Toscana.
Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Ufficio stampa