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Incendio centro commerciale: "Non consumare prodotti degli orti vicini"

Sequestrata parte dell'area del centro commerciale di Ponte a Greve a Firenze, dove ieri un incendio ha devastato parte del tetto. La procura di Firenze, indagini in carico al pm Christine Von Borries, ha aperto un fascicolo per incendio colposo. Non ci sarebbero indagati al momento. Il rogo è partito durante i lavori di impermeabilizzazione del tetto. Interessati il supermercato Coop, il magazzino e alcuni negozi. Potrebbero essere nominati anche dei consulenti tecnici di parte per chiarire il motivo dell'incendio, che è stato domato completamente solo questa mattina.

L'ordinanza del Comune per la salute pubblica

Evitare il consumo di prodotti ortofrutticoli raccolti nei terreni circostanti all’area interessata dall’incendio divampato ieri nel punto vendita Coop di Ponte a Greve, fino a valutazione da parte dell’autorità sanitaria. Lo prevede un’ordinanza firmata oggi dal sindaco di Firenze Dario Nardella. Il provvedimento recepisce le indicazioni pervenute al Comune dall’Azienda USL Toscana Centro, che aveva indicato la necessità di procedere in tal senso. Nell’ordinanza, si legge che “sussistono presupposti per quanto sopra esposto per emettere un’ordinanza contingibile ed urgente al fine di assicurare la tutela della salute pubblica secondo quanto indicato nella nota della Azienda USL Toscana Centro”. Nell’ordinanza si specifica, inoltre, che “risultano tutt'ora in corso gli accertamenti tecnici da parte di ARPAT e ASL in merito all'impatto sui vegetali dei terreni circostanti”. Ancora, l’ordinanza “potrà essere integrata a seguito della acquisizione di eventuali relazioni relative alle indagini attualmente in corso da parte di ASL e ARPAT in merito all'impatto sui vegetali dei terreni circostanti”.

Lo studio Arpat sull'impatto ambientale

Dalle prime informazioni raccolte dai Vigili del fuoco e dall'ufficio tecnico del centro commerciale, l'incendio ha interessato essenzialmente la copertura del centro commerciale ed in particolare il tetto ventilato costituito da un “sandwich” di pannelli di legno con all'interno un isolante termico e la guaina bituminosa che copriva parte del tetto. Le fiamme hanno interessato almeno parzialmente anche l'impianto fotovoltaico.

I dati su intensità e direzione del vento provenienti dalla centralina meteorologica del Centro Funzionale Regionale di Case Passerini mostrano durante l'evento venti deboli con direzione variabile, prevalentemente da ovest, nelle prime ore dell'incendio. L'intensità del vento è salita a partire dalle 17 fino alle 20, assumendo direzione stabile da ovest o sud ovest. Successivamente i venti si sono ridotti di intensità con direzione molto variabile fino a diventare quasi assenti nelle ore notturne.

Su questa base si ritiene che l'incendio abbia prodotto una quantità piuttosto limitata di inquinanti, prevalentemente idrocarburi policiclici aromatici, a causa della combustione della guaina bituminosa e, in misura minore, diossine e furani, a causa della combustione del legno.

Si ritiene quindi improbabile una contaminazione significativa dei vegetali e delle superfici nelle aree circostanti il centro commerciale e sono escluse ricadute significative già a distanze di alcune centinaia di metri; sono comunque state attivate le necessarie procedure per gli accertamenti quantitativi dell'impatto.

Ulteriori elementi saranno forniti una volta disponibili maggiori dettagli su entità e qualità dei materiali combusti.

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