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Torna "Chiantissimo" a San Casciano: l'arte contemporanea protagonista

Il sindaco Ciappi con il curatore di Chiantissimo, Davide Sarchioni

Tornare ad immaginare l’invisibile senza paura, a sperare e condividere sogni e desideri che evochino una dimensione poetica dell’arte contemporanea, capace di dialogare con il passato, abitare spazi inediti e sperimentare nuove forme di linguaggio che valorizzino il rapporto con l’ambiente e la comunità. Tornare a creare e sentirsi leggeri, sospesi a mezz’aria, interpreti di una realtà da conoscere e riscoprire in modo collettivo e partecipato. L’arte che si respira dall’alto di una torre, anzi tre, quella ottocentesca dell’Orologio, quella archeologica e industriale del Chianti, quella scenica del Teatro Niccolini, l’arte che rinasce e cresce dal basso di un giardino primordiale, il Chianti, con le radici del cuore (e della sua voglia di ripercorrere i flussi della normalità) ben piantate a terra, a contatto con la natura, attratta dalle diverse espressioni della comunicazione che prolificano negli spazi urbani di San Casciano in Val di Pesa.

Sono tante le chiavi di lettura, tante le angolazioni che dischiudono le suggestioni di “Chiantissimo”, il ricco contenitore di arte contemporanea, la prima esperienza postlockdown che il territorio accoglie con tutto il suo amore per l’arte, incastonato tra alcune delle colline più belle al mondo. San Casciano, dove sono presenti nomi prestigiosi del mondo dell’installazione, come Mario Merz, Mauro Staccioli, Roberto Barni, Perino e Vele, si prepara ad ospitare nuove generazioni di interventi contemporanei.

Comune e associazione ApsAccaventiquattro promuovono e organizzano la prima edizione di un progetto di arte diffusa per le vie e i luoghi simbolo di San Casciano, curato da Davide Sarchioni, in programma dal 5 giugno al 5 settembre 2021. “Chiantissimo”, un percorso per otto opere e quattro artisti, caratterizzati da esperienze, provenienze e linguaggi diversi. Antonio Barbieri, il collettivo Antonello-Ghezzi, Simone Gori e Matteo Nasini, autori di installazioni site-specific per i luoghi individuati, si riscoprono uniti nella creazione di un progetto sperimentale. A San Casciano, già sede di interventi di arte pubblica, il compito di tenere insieme le loro specificità.

Sabato 4 e domenica 5 giugno alle ore 10, Comune e ApsAccaventiquattro inaugureranno la manifestazione artistica che darà un tocco di contemporaneità all’estate chiantigiana

“C’è un filo rosso che accomuna gli artisti – commenta il curatore Davide Sarchioni - ed è la richiesta di un futuro da progettare e condividere, di quel domani che tutti noi abbiamo temuto di perdere per sempre e che oggi diventa una necessità tornare a costruire. In un luogo iconico, come il Chianti, territorio che da anni ospita varie espressioni artistiche dell’installazione contemporanea, l’evento si pone l’obiettivo di innestare speranze, intessere nuove trame con l’arte partecipata, capace di emozionare e veicolare storie, valori, tradizioni, stimolare percezioni diverse degli spazi e delle loro funzioni contemporanee”.

Gli artisti parleranno con la comunità, spinti dal bisogno di coinvolgerla attivamente, e semineranno nuove visioni nel territorio, rivitalizzeranno le dinamiche relazioni che intercorrono tra arte, cultura e spazialità urbana. Antonio Barbieri fa nascere la propria ‘creatura marina’ nell’arena entro le mura, il collettivo Nadia Antonello e Paolo Ghezzi si affida al tempo cosmico della Torre dell’Orologio.

L’area di intervento, intima e spirituale, scelta da Simone Gori è la terrazza panoramica della Torre del Chianti mentre quella di Matteo Nasini si mostra in tutta la sua potenza evocativa sulla Torre del Teatro Niccolini. Gli artisti hanno allestito alcune loro opere anche all’interno del Museo di Arte Giuliano Ghelli con l’intento di attivare conversazioni inedite con i capolavori millenari del patrimonio artistico custodito nello spazio espositivo e incentivare la fruizione del museo.

“Chiantissimo apre una nuova pagina di arte contemporanea a San Casciano - dichiara il sindaco Roberto Ciappi – partendo dalla necessità di valorizzare le produzioni di arte pubblica già presenti nel nostro territorio, il progetto introduce e dissemina nuovi tasselli di un mosaico contemporaneo, dimensioni ed espressioni artistiche che creano un dialogo innovativo con la comunità locale e il pubblico esterno, fondato sulla cultura della partecipazione attiva. Oltre a promuovere le potenzialità e le risorse turistico-culturali del Chianti, l’iniziativa che accompagnerà tutta l’estate chiantigiana si propone di riscoprire i luoghi della quotidianità, spazi urbani deputati alla cultura e non solo per viverli e condividerli da angolazioni diverse. Chiantissimo interpreta l’arte come un viaggio, un itinerario imperfetto e casuale dentro e fuori noi stessi, una guida insolita, onirica e reale ad un tempo, che ama guardare negli occhi dell’autore, sapendo che dall’altra parte, dal punto di vista dell’osservatore, ci sarà sempre qualcuno disposto a perdersi e a ritrovarsi tra i labirinti dell’anima”.

“Chiantissimo” offre l’occasione di inaugurare l'opera 'The end of second act' del collettivo Perino e Vele. Inoltre nei giorni 5 e 6 giugno l'arena entro le mura ospiterà la proiezione del cortometraggio “Babal”, interamente girato a San Casciano, per la regia di Teodora Pampaloni, vincitrice agli Indie Short festival di Los Angeles (2020).

L’evento, processo artistico in continua evoluzione, si estende e si manifesta nei luoghi del territorio e propone la visita delle collezioni private di arte contemporanea di alcune location selezionate: Villa Mangiacane, Fattoria La Loggia, Cantine Antinori. L’organizzazione si avvale della collaborazione della Pro Loco e del Centro Commerciale naturale La Dolce Gita.

Fonte: Ufficio Stampa Associato del Chianti Fiorentino

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