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Picchielli (Lega): "Movida incontrollabile, evitare stordimento dopo stress dei ragazzi"

Gentile Direttore,

da qualche settimana ormai, la tanto attesa zona gialla, ha fatto riscoprire agli empolesi il piacere di sedersi al tavolino di un bar o a fare il famoso giro d’Empoli con il tour dei negozi del centro dopo mesi e mesi di DPCM, restrizioni e divieti.

La voglia di movida è diventata per tutti sempre più incontrollabile.

Il Comune di Empoli ha rivolto un invito ad un “aperitivo intelligente e responsabile” a tutta la cittadinanza ed in particolare ai più giovani, dopo la riapertura di bar e ristoranti, ma anche ai titolari degli esercizi pubblici con la vigilanza anche della polizia municipale dell'Unione Empolese Valdelsa sugli assembramenti.

I ragazzi, che in questo periodo sono stati fortemente penalizzati dalle restrizioni e dalle chiusure di tutti dei luoghi di aggregazione e divertimento, hanno la necessità di ritrovare i propri luoghi.

Per la società in questo momento è giustamente importante il diritto al lavoro per gli adulti, l'assistenza ai bambini e agli anziani, ma purtroppo sembra non essere considerato altrettanto vitale il diritto alla relazione, alla socialità per gli adolescenti.

Il bisogno di relazione tra pari in questo momento può essere vissuto da parte dei ragazzi quasi con un senso di colpa, come se non fosse legittimo desiderare di stare insieme, di incontrarsi, poiché la vicinanza fisica è stata negli ultimi mesi dipinta come un male. Sono stati anche dei mesi vissuti nella completa impotenza: "Stai chiuso in casa, fuori c'è un nemico che non possiamo vedere né fronteggiare" e la conseguenza negativa è stata la ricerca dello sballo attraverso l'alcool, con esplicite violenze e con comportamenti di onnipotenza, soprusi, prevaricazioni.

Ai giovani lo stordimento con gli alcolici la e musica assordante davanti ai locali come bar e pub è rimasto negli ultimi tempi una delle poche occasioni di svago e di divertimento a causa delle chiusure di tutti i locali ricreativi come i cinema, i teatri, le palestre, gli stadi e i campi da gioco fino alle discoteche.

Negli Stati Uniti, dove il problema è ormai diventato una vera e propria emergenza giovanile, il termine "binge drinking" è usato per indicare l’assunzione di cinque o più superalcolici in una volta sola in modo tale che l’effetto sia immediato e catastrofico.

Sono adolescenti, studenti e ragazzi in genere che cercano un’alterazione del proprio stato psico-fisico per sfuggire al disagio o solo per sciogliere i freni inibitori nel rapportarsi agli altri. L’alcolismo è una piaga che distrugge mente e fisico e l’aumento degli alcolisti che si sta verificando in questo periodo è un dramma che non si risolverà con la fine della pandemia.

Tantissimi rimarranno in questo tunnel per anni se continueremo a trascurare il problema e pagheremo prezzi sociali ed individuali molto alti. Siamo di fronte a disturbi post traumatici da stress, che certo assumono forme e si manifestano con sintomi molto differenti, ma dobbiamo prendercene cura.

Per farlo dobbiamo ascoltare i ragazzi, dare loro la possibilità di verbalizzare i propri vissuti, creare dei veri e propri laboratori di elaborazione, ma anche come ha indicato la stessa Organizzazione mondiale della Sanità, dare leggerezza, che non significa superficialità.

Dobbiamo prenderci cura delle nuove fragilità, ma anche di quelle che vengono definite nuove normalità. Agli adulti, insegnanti, genitori, educatori è richiesto di diventare essi stessi "nuovi” per trasformare questa esperienza transizionale in uno spazio potenziale.

Lo stesso sforzo ed impegno deve essere assunto dalle amministrazioni locali. Certo è faticoso perché anche gli adulti e gli stessi politici sono immersi in questa incertezza e si chiedono dove sia possibile trovare le energie, dove siano le risorse finanziarie e le nuove sorgenti di conoscenza per sapere come muoversi.

La sfida sarà proprio quella di trovare nuove strade, nuove occasioni ma anche nuove sfide da offrire ai nostri giovani affinché trovino il modo per coinvolgersi sempre di più nel contesto sociale in cui vivono per responsabilizzarsi e costruire il futuro, per prendersi cura di sé e degli altri, dell'ambiente, della politica, dell'informazione, dell'economia e mantenere così viva ed attiva la rete tra la città ed i giovani. I giovani hanno bisogno di considerazione sociale, di spazi, di occasioni e di opportunità per dimostrare il loro valore e orientare le proprie energie verso atteggiamenti costruttivi.

I giovani sono forti e ce la faranno e la popolazione “matura” deve cominciare a dare segni di vita, a investire sui giovani che saranno il “mondo che verrà”. A Empoli servono spazi aggregativi , opportunità ed occasioni pensate per i giovani e la vera ripartenza potrà avvenire attraverso i giovani e dai giovani stessi.

Ad Empoli ci sono tante zone, come ad esempio il parco di Serravalle, che potrebbero essere valorizzate e pensate per distogliere i ragazzi dal bar e dal drink a tutti i costi. Più occasioni culturali ricreative e sportive, più confronto e meno sballo assordante.

 

Andrea Picchielli, capogruppo Lega Salvini Empoli e commissario Lega Salvini Empolese Valdelsa

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