Simone Benvenuti, l'addio a 34 anni. Una vita per il tennis e per la musica
Solare, spiritoso, sempre sorridente, pieno di idee e di voglia di divertirsi.
Questo era Simone Benvenuti, 34 anni compiuti lo scorso 4 maggio, scomparso nella serata di ieri per un male che lo tormentava da oltre un anno.
Originario di San Donato di San Miniato (ma con il cuore nella Sardegna dove trascorreva le vacanze), Simone Benvenuti era un apprezzato web designer alla Adiacent di Empoli, dopo aver lavorato nello stesso ambito per altre agenzie di zona.
Tra le sue passioni il tennis, che praticava da sempre al Club di Fontevivo a San Miniato, e la chitarra elettrica.
Era un ragazzo vulcanico, pieno di iniziative. Nelle band in cui suonava era l'anima del gruppo, tanto da trascinare anche gli altri membri per suonare alle prove, per riarrangiare cover e scrivere nuovi pezzi.
Ha iniziato con i Rum & Pear, poi con i Reckless Pets e con tante altre formazioni. Suonare era un divertimento a cui Simone non ha mai rinunciato, neppure in pandemia, scrivendo pezzi anche a distanza con altri membri delle band.
La vita non gli ha dato tempo di esprimere fino in fondo tutte le sue passioni. Nell'arco di un mese la ricaduta di quel male che sembrava essere sotto controllo. È stato curato all'ospedale di Pisa prima del ritorno a casa.
Lascia la madre Sonia, il padre Fabio e la compagna Giulia, che lo hanno assistito fino agli ultimi momenti. Oltre a queste persone fondamentali, tanti e tanti amici, colleghi di lavoro, conoscenti, che ancora non credono a quanto accaduto.
La famiglia vuol far sapere che non ci saranno cerimonie pubbliche per Simone, la salma sarà cremata.
I tantissimi amici, ancora senza parole per quanto accaduto, stanno pensando a manifestazioni spontanee per ricordarlo con il sorriso. La sua risata contagiosa è il ricordo più bello e più nitido che lascia.
Elia Billero