Bekaert, incontro al Mise: i commenti di sindacati, Regione e Comune
Cgil Toscana e Firenze: "Regione si unisca a noi per il ritiro dei licenziamenti"
Si è svolto oggi un nuovo incontro convocato dal Ministero dello Sviluppo Economico per la vertenza Bekaert.
Ci aspettavamo di parlare del piano di reindustrializzazione dello stabilimento e del necessario ritiro dei licenziamenti, vista la conferma dell'impegno del Ministero a dare un futuro industriale a quel sito.
Bekaert invece ha ribadito che per l'azienda non ci sono né le condizioni, né le intenzioni ad attivare ulteriori ammortizzatori sociali, solo la disponibilità a prorogare il lavoro dell'Advisor e gli incentivi per le ricollocazioni fino al prossimo 31 luglio.
Nei giorni scorsi abbiamo visto come, a fronte di un progetto di reindustrializzazione, il Ministero del Lavoro abbia concesso per Embraco ulteriori sei mesi di cassa integrazione per cessazione di attività, chiesta con forza dalla Regione Piemonte. Riteniamo che anche Bekaert rientri in questa casistica. La Regione Toscana perciò si unisca a noi con più forza nel chiedere all'azienda il ritiro dei licenziamenti affinché si possa continuare a lavorare alla filiera toscana dell'acciaio.
Le imprese che delocalizzano le produzioni devono qualcosa al Paese che lasciano. Si chiama responsabilità sociale dell'impresa ed è sancita dalla Costituzione.
Abbiamo inoltre appreso positivamente che dal coordinamento dei Sindaci del territorio è nato un bacino dei lavoratori licenziati da Bekaert. Riteniamo che, vista la fine del blocco dei licenziamenti, questo potrebbe riguardare non soltanto i lavoratori Bekaert, ma anche altri del Valdarno Valdisieve, provenienti da diversi settori, che si troveranno senza lavoro.
Resta inteso che, se non vi sarà la reindustrializzazione, Bekaert è tenuta alla bonifica dell'area.
Fabiani: "Contiamo sull'asse con Piombino per il rilancio della siderurgia toscana"
Confermato l’impegno del Mise per la reindustrializzazione del sito della Bekaert e per valutare la ‘praticabilità’ di progetti per la siderurgia a Piombino che possano coinvolgere l’ex trafileria di Figline.
Questo pomeriggio, venerdì 21 maggio, al tavolo dedicato alla vertenza Bekaert convocato presso il Ministero dello sviluppo economico, l’azienda ha annunciato il prolungamento al 31 luglio degli incentivi per ricollocare i 112 lavoratori rimasti in capo a Bekaert – 10mila euro per ogni la riassunzione – e della disponibilità dell’advisor, per la ricerca di una soluzione di reindustrializzazione del sito.
Al tavolo per la Regione Valerio Fabiani, consigliere del presidente Giani per il lavoro e le crisi aziendali. “Abbiamo registrato, così come il ministero, la disponibilità dell’azienda sugli incentivi seppure per un periodo limitato e contiamo sull’asse con Piombino per il rilancio della siderurgia toscana su cui sta lavorando il Governo” spiega Fabiani. Il consigliere esprime la volontà di “tutelare il bacino occupazionale del Valdarno: chiameremo a raccolta i Comuni dell’area, le organizzazioni sindacali e le organizzazioni di categoria”.
Il ministero ha annunciato che il tavolo sarà nuovamente convocato prossimamente. Terminata la riunione presso il Mise, il presidente Eugenio Giani si è incontrato con la sindaca di Figline Incisa Valdarno, Giulia Mugnai.
Sindaca Mugnai: "Definire ricollocazione dei lavoratori nelle aziende del territorio"
"Nell’incontro sulla Bekaert di oggi pomeriggio ho ribadito, anche a nome degli altri sindaci del valdarno fiorentino e aretino e della Valdisieve, la volontà di lavorare insieme alla definizione di un bacino per la ricollocazione dei lavoratori nelle aziende del territorio.
Inoltre, ho chiesto nuovamente al governo un impegno anche sulla reindustrializzazione del sito, importante per garantire un futuro in termini di sviluppo economico del territorio.
A fine incontro, mi sono confrontata con il presidente Giani per approfondire sia la possibilità di reindustrializzazione del sito sia la necessità di effettuare un monitoraggio sull’area dello stabilimento, per tutelare il territorio dall’impatto urbanistico e ambientale che il suo abbandono comporterebbe.
Il presidente Giani ha ribadito il lavoro sulla reindustrializzazione, che continuerà a essere portato avanti da Regione e Ministero. Inoltre, ha manifestato la sua disponibilità nell’avviare un percorso istituzionale di ricollocazione dei lavoratori: per questo motivo, nei prossimi giorni, ci rincontreremo insieme a sindacati, regione, Comuni e associazioni datoriali, nell’ottica di avviare un tavolo di coordinamento a tema ricollocazione. Questo lavoro di coordinamento sul bacino occupazionale sarà utile anche per essere replicato in altri contesti di crisi aziendali, per offrire nuove prospettive occupazionali ad altri lavoratori toscani coinvolti in situazioni simili", ha detto la sindaca di Figline e Incisa Valdarno, Giulia Mugnai.