Attacchi informatici, azienda di Montespertoli collabora con il Politecnico di Torino
Intelligenza artificiale e machine learning in azione contro gli attacchi informatici
Connecta firma la partnership con Ermes spinoff del politecnico di Torino. Si tratta di una tecnologia on-device parallela a quelle già presenti usualmente in azienda che disinnesca gli attacchi web più pericolosi.
La cronaca sempre più spesso ci racconta di aziende colpite da attacchi hacker, sistemi di sicurezza violati, dati tenuti in ostaggio in attesa di un riscatto. Veri e propri atti criminali che possono mettere in ginocchio le aziende, anche quelle più preparate.
Nel 2020 è stato registrato il record negativo degli attacchi informatici: a livello mondiale sono stati oltre 1.800 quelli gravi di dominio pubblico, il 12% in più rispetto al 2019. Il cybercrime, crimine per estorcere denaro, è stato la causa dell'81% degli attacchi gravi a livello globale. Danni ingenti che sono stati stimati in due volte il pil italiano. Dati allarmanti che sono stati diffusi nel Rapporto Clusit 2021 stilato dall'Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica.
Un'azienda con sede operativa a Montespertoli, la Connecta, specializzata in servizi digitali, ha messo in campo la partnership con una realtà di grande eccellenza come Ermes Cyber Security, spinoff del Politecnico di Torino, prestigiosa istituzione pubblica che da oltre 160 anni rappresenta un punto di riferimento a livello italiano ed internazionale nella formazione e ricerca.
Basata sull’intelligenza artificiale e sul machine learning, Ermes, rappresenta la prima ed unica tecnologia on-device che disinnesca gli attacchi web ancora prima che questi si verifichino così da creare un’esperienza di navigazione privata, veloce e sicura sia da pc che da mobile.
“I dati diffusi - sottolinea Andrea Tozzi, CEO di Connecta - fanno emergere chiaramente la necessità impellente per le aziende di difendere il proprio sistema informatico. Siamo veramente lieti di poter instaurare questa partnership con Ermes perché rappresenta uno strumento unico ed innovativo che va ad integrare l’idea tradizionale di protezione utilizzata dai sistemi normalmente già presenti a difesa delle aziende come firewall e antivirus. Difendere il singolo device per mettere in sicurezza un intero sistema, deve diventare un obiettivo per ogni azienda.”
Fonte: Ufficio stampa