La scrittrice anglo-americana di origini bengalesi Jhumpa Lahiri sarà ospite domani, venerdì 21 maggio, alle ore 18, sui canali social di “Semicerchio”, rivista di poesia comparata dell'Università di Siena, con la quale ha più volte collaborato, animando anche alcune memorabili lezioni alla Scuola di scrittura creativa.
Premio Pulitzer per la narrativa, la scrittrice nota anche per il suo amore per l'Italia e per la lingua italiana sarà in dialogo con la traduttrice Antonella Francini.
Alla domanda del New York Times sul perché, dopo il successo in inglese, ha scelto di scrivere in italiano, Jhumpa Lahiri ha risposto con una sola parola: “Joy” (gioia). Il primo libro, “In altre parole” (2015), tratta proprio della sua esperienza di imparare l’italiano da adulta e della sua passione per la nostra lingua e cultura. Dopo tre anni vissuti a Roma, nel 2015 è tornata negli Stati Uniti, dove dirige il programma di scrittura creativa alla Princeton University e tiene anche un corso sulla traduzione letteraria. Il suo secondo libro in italiano, pubblicato nel 2018, “Dove mi trovo”, è stato appena tradotto da lei stessa in inglese per Knopf, ed è in preparazione anche un libro di poesie, sempre in italiano. Originale anche la sua antologia di racconti italiani, uscita nel 2019 in italiano, con sua introduzione, e in inglese. La sua gioia di scrivere nella nostra lingua quindi continua.
Di lei la traduttrice Antonella Francini, che la incontrerà domani, ha scritto: «Con la figura del triangolo Jhumpa Lahiri ha rappresentato nel suo “In altre parole” - il libro in cui racconta il suo percorso linguistico e personale verso l’italiano - l’essere nata nella lingua bengalese, cresciuta in quella inglese e, infine, emigrata nel nostro idioma. Questa è una delle molte metafore che illustrano la storia di una metamorfosi a cui, da scrittrice affermata, si è sottoposta, ricominciando da capo in un'altra lingua, scoperta e amata d’istinto fin dall’età di vent’anni. Dentro questa forma a tre punte complessa e dinamica, come lei stessa la definisce, si è svolta la fuga da un sentimento di inappartenenza, da un vuoto dell'origine che la scelta di un’altra lingua letteraria tende a riempire».
Si può seguire l'incontro sui canali Webex https://associazionesemicerchio.my.webex.com/meet/semicerchio e YouTube https://bit.ly/scuola-semicerchio
L'appuntamento con Jhumpa Lahiri, dopo quello con Jorie Graham, fa parte del ciclo "I due lati dell'arazzo" promosso dalla rivista “Semicerchio” del Centro I Deug-Su dell'Ateneo. Il programma completo è consultabile online all'indirizzo http://semicerchio.bytenet.it/notizia.asp?id=1200.
Fonte: Università di Siena - Ufficio stampa
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