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Coldiretti: "Stop del coprifuoco vale almeno 300 milioni di euro al mese in Toscana"

Il superamento del coprifuoco alle 22,00 e la possibilità di apertura all’interno dei locali per il servizio al tavolo e al bancone in bar, ristoranti, pizzerie ed agriturismi in Toscana vale per la ristorazione in fatturato almeno 300 milioni di euro al mese.

E’ quanto stima la Coldiretti in riferimento alle decisioni della Cabina di Regia sull’allentamento delle misure anticontagio a 6 mesi e mezzo dall’entrata in vigore dello stop agli spostamenti dalle 22,00 alle 5,00 su tutto il territorio nazionale. Attualmente solo circa la metà delle attività di ristorazione hanno potuto riaprire sulle oltre 22 mila presenti in Toscana che sono stremate dalle chiusure obbligate, dallo smart working e dall’assenza del turismo.

“Il graduale allentamento delle misure restrittive come il coprifuoco rimettono progressivamente in moto l’intero sistema agroalimentare toscano. – commenta Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Toscana – Il coprifuoco ha divorato almeno 300 milioni di euro ogni mese con effetti molto pesanti su filiera ed occupazione. Nel 2020 le perdite complessive erano state di 3 miliardi di euro. Se in campagna non abbiamo certo problemi di spazio con i nostri 4.500 agriturismi che apparecchiano sotto gli uliveti ed in mezzo alle vigne, di fronte a laghetti e con vista su scorci pazzeschi se non nell’orto, un po’ più complicato è nei centri storici e nelle città dove un ristorante su due non ha la possibilità di apparecchiare all’esterno. Comprendiamo la necessità di passi prudenziali per non far ripartire i contagi ma questo è il momento di riaccendere il motore della nostra regione che è rappresentato da turismo, ristorazione e commercio”.

Il cibo rappresenta per molti turisti la principale motivazione del viaggio in Italia che è il solo Paese al mondo che può contare primati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza della propria produzione agroalimentare che ha contribuito a mantenere nel tempo un territorio con paesaggi di una bellezza unica. In un Paese come l’Italia dove 1/3 del budget delle vacanze viene destinata alla tavola, le riaperture – sottolinea la Coldiretti – sono necessarie peraltro per garantire l’ospitalità turistica con l’arrivo del pass vaccinale e lo stop alla quarantena per gli stranieri provenienti dall’Unione Europea, soprattutto dopo la decisione di revocare lo stato di emergenza per la pandemia dalla Spagna, il principale concorrente del Belpaese tra le destinazioni turistiche.

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