Dante rock con Cazzullo e Pelù, tappa a Firenze
È la piazza di Santa Croce a Firenze il luogo-simbolo che ospita A riveder le stelle, il grande racconto dell’Italia di Dante, presentato da Aldo Cazzullo con la partecipazione straordinaria di Piero Pelù. Una tappa di avvio che il Comune di Firenze e l’Opera di Santa Croce hanno scelto di sostenere nell’ambito delle iniziative per l’anno dantesco, partendo da una stretta collaborazione istituzionale che guarda alla tutela e alla valorizzazione di un luogo unico della memoria che vive nel presente attraverso l’utilizzo di forme artistiche e linguaggi contemporanei. Dante è il poeta che ha inventato l’Italia. Non ci ha dato soltanto una lingua: ci ha dato soprattutto un’idea di noi stessi e del nostro Paese. “A RIVEDER LE STELLE”, tratto da “A riveder le stelle, Dante il poeta che inventò l’Italia” di A. Cazzullo (Mondadori 2020), grande successo editoriale da 250.000 copie vendute, vuole essere un racconto teatrale sul più grande poeta della storia dell’umanità, Dante, e sulla sua opera più famosa. Un racconto, quello di Aldo Cazzullo, che avrà proprio come la Divina Commedia due guide: un narratore - interpretato dallo stesso Cazzullo - accompagnato dalle letture “ROCK” della Divina Commedia di Piero Pelù. «In questi mesi è stato sviluppato uno strettissimo legame tra Amministrazione e Opera di Santa Croce in nome di una unione di intenti volta alla valorizzazione del complesso monumentale all’interno della cornice cittadina - dichiara l’assessore alla cultura del Comune di Firenze Tommaso Sacchi - e questo spettacolo si inserisce proprio in questo percorso comune che mira alla maggiore visibilità, conoscenza e fruibilità del bene. Siamo certi che l’evento che debutta proprio a Santa Croce saprà far rivivere Dante e le sue opere grazie al racconto di Aldo Cazzullo e alla musicalità di Piero Pelù. Da Firenze il tour proseguirà svelando un pezzo dell’opera e della vita del nostro concittadino più illustre in tutta Italia e aggiungendo un nuovo tassello alle celebrazioni per il 700esimo anno dalla morte».
Fonte: Ufficio Stampa