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Cadaveri nelle valigie, Kalesha resta in carcere

È stata respinta la richiesta di revoca della misura cautelare avanzata dai legali di Elona Kalesha. La donna, 36enne detenuta dal dicembre scorso nel carcere di Firenze per il duplice omicidio dei coniugi Shpetim e Teuta Pasho, genitori dell'ex fidanzato, resterà in carcere. Lo ha stabilito il gip, respingendo la richiesta degli avvocati che richiedeva in alternativa di sottoporre la donna agli arresti domiciliari (Qui la notizia).

Nella richiesta avanzata al gip si faceva notare come il Dna della 36enne non fosse stato trovato sulle maniglie delle valigie dove sono stati ritrovati i corpi dei Pasho. Quest'ultima circostanza, per il gip, "se non comporta un aggravamento dell'accusa non è sicuramente idonea a determinarne il venir meno". Le tracce mancanti infatti, sempre come riportato dal gip, è possibile che "si siano semplicemente perse con il decorso del tempo e l'esposizione alle intemperie, che le valigie siano state maneggiate da un complice dell'indagata o, semplicemente, che la stessa avesse i guanti".

I coniugi scomparvero a Firenze nel 2015 e i resti sono stati ritrovati lo scorso dicembre in quattro valigie abbandonate, in una striscia di terreno fra il carcere di Sollicciano e la Fi-Pi-Li.


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