Musica e ricordi al Politeama Pratese per Roberta Betti
È sulle note di Gianni Schicchi, La Vedova Allegra e l’indimenticabile “se Prato la un ci fosse” che la città ha ricordato “colei che volle e seppe con tenacia e perseveranza restituire il teatro alla città”. Era la musica che amava Roberta Betti, quella che ha accompagnato il ricordo della sua figura, durante la cerimonia che si è svolta nella mattina di giovedì 13 maggio. In un intreccio di suoni, parole ed emozioni si è svolta l’inaugurazione della targa intitolata alla presidente del Teatro Politeama Pratese scomparsa il 22 gennaio 2020.
Una cerimonia fortemente voluta dal consigliere Giancarlo Calamai, presidente del Comitato Politeama Pratese, scandita dal repertorio eseguito da un quartetto d’archi della Camerata Strumentale Città di Prato. Un momento di commozione si è creato quando la nuova presidente del Teatro Politeama Pratese, Beatrice Magnolfi, ha letto una lettera scritta di suo pugno indirizzata proprio a Roberta. La commemorazione promossa dal Comitato Politeama Pratese diventa così anche l’occasione per guardare al futuro del teatro, la “casa” di tante realtà culturali pratesi, a partire dalla ripresa della programmazione con lo spettacolo “L’alfabeto delle emozioni” di Stefano Massini (21 e 23 maggio, alle 20).
«Abbiamo aspettato un po’ a scoprire questa targa, abbiamo atteso per mesi il momento giusto che non volevamo coincidesse con una fase di chiusura ma di speranza e di rinascita – ha detto Magnolfi - Oggi finalmente ci siamo». Una lettera, quella scritta dalla presidente del Politeama, che racchiude alcune anticipazioni sul futuro corso del teatro di via Garibaldi. «Da settembre in poi avremo un calendario fittissimo, una stagione imperdibile. Sarà rinnovata la scuola di musical per rilanciare in forma diversa la bella storia di Arteinscena per cui tanto si è speso Lamberto Muggiani. Sarà rinnovata anche la veste giuridica del teatro, porteremo la musica contemporanea e stringeremo nuove alleanze con il teatro ragazzi, l’università, le scuole e il mondo dello sport. Impossibile qualunque piano di ripresa e resilienza senza la cultura, senza il linguaggio del teatro che rappresenta un formidabile antidoto alla frammentazione sociale e povertà educativa. Vorrei prendere a prestito un po’ della tua indomabile energia – ha detto Magnolfi con il pensiero rivolto a Roberta Betti – per stringere un nuovo patto con la città, con le istituzioni, con i soggetti sociali protagonisti del futuro. Posso prometterti che ci proveremo, con tutte le forze e le nostre capacità. È l’unico modo non solo per ricordarti ma anche per interpretare e far vivere il tuo sogno nel modo migliore, proiettandolo nella Prato di domani».
Presenti alla cerimonia anche Lamberto Muggiani ed Elvira Trentini, membri del consiglio di amministrazione con Giancarlo Calamai che presiede il Comitato Politeama Pratese. «Fu Roberta ad accogliere subito, insieme al sindaco Landini e a un gruppo cittadini, l’idea di formare un comitato per salvare il nostro teatro».
Guarda al futuro il sindaco Matteo Biffoni che ha dipinto un ritratto molto toccante di Roberta. «La targa è la rappresentazione fisica della pervasività della sua presenza, quella che tutti noi sentiamo. C’è un punto che Roberta mi ha insegnato, ovvero che la passione è la benzina più potente per fare le cose, quel motore pazzesco che tutto pratese. Facciamo attenzione a tenere cara la sua indicazione. Roberta si merita una promessa: che questo posto continui a battere con lo stesso cuore che batteva quando c’era Roberta».
Fonte: Teatro Politeama Pratese