CambiaMenti in una tesi di laurea: "Entrati a far parte della storia locale"
Sono passati poco più di tre anni, da quando, nella primavera del 2018, dopo mesi di contatti, di riflessioni e di discussioni, presentammo il Comitato Civico CambiaMenti, che promosse poi la lista civica che riuscì a ottenere il 23% dei voti alle Elezioni Comunali di San Miniato del maggio del 2019 e che riesce, pur da una collocazione di minoranza e di opposizione, a costringere la maggioranza a confrontarsi in Consiglio Comunale su tantissimi temi che si vorrebbe lasciare avvolti nel silenzio.
Che siamo ormai entrati a far parte della storia locale è oggi certificato dal fatto che siamo stati oggetto di una tesi di laurea in Scienze Politiche all'Università di Pisa, intitolata: “Dai partiti alle liste civiche: le trasformazioni del Comprensorio del cuoio dopo la subcultura rossa. Il caso CambiaMenti a San Miniato” brillantemente discussa dal giovane giornalista Giuseppe Zagaria il 10 Maggio scorso.
Pensavamo tre anni fa che solo un'esperienza civica che si presentasse come alternativa al sistema di potere e alla rete di interessi che si era venuta costruendo nel nostro Comune e nel nostro Comprensorio potesse rompere una situazione statica, in cui il PD è ormai ridotto a esprimere i poteri consolidati e la destra risponde a quegli stessi poteri e appare totalmente incapace di proporsi come alternativa: si doveva puntare a coinvolgere donne e uomini che, nell'ambito dell'adesione ai principi della Costituzione e dell'antifascismo, senza rifiutare la politica ed i partiti, fossero convinti che attualmente, a livello locale, il sistema politico come era configurato non fosse in grado di produrre alcun cambiamento, e potesse essere rinnovato solo da una forte spinta civica.
Che la nostra ipotesi fosse fondata è confermato in modo anche più evidente di quanto volessimo dal modo in cui le maggioranze istituzionali del nostro Comprensorio stanno reagendo allo scandalo Aquarno-infiltrazioni mafiose. Si alternano penosi e imbarazzanti silenzi, difese d'ufficio, sottovalutazioni del rischio reale di infiltrazione dei poteri criminali, tentativi di negare l'urgenza di una svolta profonda per restituire credibilità ai processi di depurazione, alle esperienze di costruzione di un'economia circolare, alla promozione di una qualità etica dei prodotti che è l'unico possibile terreno di competitività di un settore come il conciario in un'area come la nostra e per evitare che gli interessi della nostra zona vengano alla fine schiacciati da interessi legittimi di altri territori. E si isolano i pochissimi spunti di ragionevolezza che si sono manifestati.
Dopo tre anni noi ci siamo, svolgiamo un ruolo molto importante su tutte le questioni locali e comprensoriali, cercheremo di stare sempre di più nel cuore dei problemi.
E siamo ovviamente orgogliosi che gli studiosi di scienza della politica si occupino di noi, e ringraziamo il neodottore Giuseppe Zagaria per l'attenzione che ci ha dedicato.
Manola Guazzini, gruppo consiliare CambiaMenti