Fi-Pi-Li, 4 milioni dalla Regione per il tratto franato a Lastra a Signa
La Regione Toscana mette in campo 4,185 milioni di euro per sistemare la Fi-Pi-Li. Dopo la frana del 12 gennaio a Lastra a Signa (per la precisione al Km 10-100) la situazione per la viabilità si è fatta molto difficile, per questo l'ente ha deciso di intervenire e mettere a posto il dissesto.
Il via libera è arrivato lunedì 10 maggio. Sono state assegnate le risorse finanziare alla Metrocittà, che gestisce tutto il tratto della Fi-Pi-Li. Con lo stanziamento regionale sono finanziati i lavori che consentiranno la riapertura al traffico della carreggiata in direzione Firenze.
Il finanziamento è diviso in due stralci. Il primo è di 2.269.252,04 euro, il secondo di 1.915.202. Entrambe le trance di finanziamento verranno stanziate su capitoli dell’esercizio 2021 del bilancio regionale. Si aggiungono ai 330.000 euro già erogati dalla Regione per gli interventi di somma urgenza.
L'assessore regionale alla mobilità Stefano Baccelli ha dichiarato: “La priorità è quella di mettere definitivamente in sicurezza il tratto interessato da questo importante evento franoso del gennaio scorso e ridurre il più possibile le criticità ai cittadini, limitando quanto possibile le code di traffico che le chiusure dei tratti di strada inevitabilmente comportano".
"Per questo abbiamo tempestivamente e per intero predisposto lo stanziamento di 4 milioni e 185 mila euro a favore della Città Metropolitana, soggetto attuatore dell’intervento, il cui progetto prevede due fasi contigue, la prima per la realizzazione del muro di sotto carreggiata della Fi-Pi-LI, per il rifacimento e l’adeguamento del plano-altimetrico della piattaforma stradale della carreggiata in direzione Firenze e per il rifacimento dell'idraulica di piattaforma. I lavori della fase 2 si concentreranno soprattutto sul rifacimento del muro di sottoscarpa, sulla sistemazione di via di Carcheri/via delle Fonti e la sistemazione idraulica di tutto il versante” ha continuato l'assessore.
Infine Baccelli: "Abbiamo scritto alla Città metropolitana chiedendo di ridurre la durata dei lavori anche grazie alle lavorazioni notturne, di inviare alla Regione un puntuale crono programma e di procedere, per quanto sia possibile, ad una informativa periodica alla cittadinanza sull’andamento dei lavori e sulle eventuali misure di mitigazione delle criticità adottate”.