Arriva la rete telefonica a Fosdinovo, finisce la zona bianca in Lunigiana
Dopo una “battaglia” durata quasi due anni Fosdinovo, bandiera arancione come uno dei borghi più belli d’Italia, si è svegliata finalmente ben connessa alla rete telefonica. Grande è la soddisfazione del piccolo comune in provincia di Massa Carrara, 48 chilometri quadrati adagiati in Lunigiana, all’estrema propaggine della Toscana, tra Carrara e Sarzana.
Da tre giorni il suo centro storico e Pulica, una delle dodici frazioni che lo compongono, sono pienamente serviti dalla rete di Tim e gli abitanti non sono costretti a ricercare gli angolini dove c’era campo. Finalmente, come spiega la sindaca Camilla Bianchi “il segnale raggiunge l’intero Palazzo comunale, la biblioteca, l’ufficio informazioni turistiche, bar e ristoranti del centro storico, il Castello Malaspina e numerosi uffici di rilievo. E questo avrà riflessi positivi per i nostri abitanti, per l’economia e il turismo”.
“Ringrazio Tim – aggiunge l’assessore regionale alla connettività per una Toscana diffusa e ai rapporti con gli Enti locali, Stefano Ciuoffo – per aver mantenuto l’impegno che si era presa con la comunità e con le Istituzioni. Adesso l’augurio è che altri operatori procedano, come avvenuto in altri casi, in questa direzione. La Regione, che si è battuta per ottenere questo risultato, continuerà nel suo impegno in favore di tutti quei Comuni, in Toscana sono ancora una cinquantina, che hanno aree non coperte dal segnale telefonico. Tutti i toscani hanno diritto ad essere connessi sia alla rete internet che a quella della telefonia mobile”.
Come ricorda la sindaca, nel caso di Fosdinovo tutto è iniziato con la ricognizione e la segnalazione da parte dell’Unione delle Comunità montane e dell’Associazione nazionale dei Comuni del grave disservizio.
“Ringrazio quindi – conclude la sindaca Bianchi – sia Uncem, che Anci, che la Regione Toscana che, insieme a Tim, hanno reso possibile tutto questo. Oggi gioiamo per questa vittoria, ma mi auguro di poter gioire presto insieme ad altri miei colleghi sindaci che ancora si trovano nella situazione in cui eravamo noi fino alla settimana scorsa”.
E, dopo essere stata costretta a spostare il suo ufficio nell’unica stanza (non a caso ribattezzata “cabina telefonica”) del Palazzo comunale in cui finora arrivava il segnale, adesso che questo è arrivato a coprire l’intero edificio, annuncia che non trasferirà il suo ufficio, perché ormai non ce n’è più la necessità.