Consiglio post-inchiesta Keu, Deidda riferisce e l'opposizione lascia la seduta
La sindaca di Santa Croce sull'Arno Giulia Deidda non è entrata nel merito dell'inchiesta Keu in Consiglio comunale. Sono in corso le indagini e non è possibile parlarne, o almeno non è possibile dire di più di quanto ha fatto Deidda in apertura.
La scelta non è andata giù all'opposizione e quattro consiglieri - Cicala, Fanella, Lambertucci, Rusconi - hanno lasciato il Consiglio.
Nella seduta decisiva per l'approvazione del bilancio, durante le comunicazioni iniziali del sindaco, Deidda ha deciso di rispondere a una richiesta arrivata proprio dal gruppo di centrodestra.
"Do atto dei limiti evidenziati in relazione alla diffusione di informazioni coperte da riservatezza. La richiesta di 'Per un'altra Santa Croce' si può accogliere solo in parte" ha affermato Deidda. La sindaca ha aggiunto: "Do comunicazione che il 15 aprile sono state svolte attività di indagine della polizia giudiziaria, con sequestri e perquisizioni. Sono stata raggiunta da un'informazione di garanzia e da sequestro".
Ancora Deidda: "Sono in corso indagini preliminari. Non ci sono indagati che sono stati rinviati a giudizio. C'è da parte mia la disponibilità a tutelare gli argomenti di discussione. Invito l'opposizione a convocare sul tema la commissione controllo e garanzia".
La seduta è continuata su toni accesi. Il consigliere di cdx Alessandro Lambertucci ha ribadito la richiesta di dimissioni della sindaca riguardo l'inchiesta Keu. La discussione si è 'accalorata' e, dopo un intervento-fiume del capogruppo, Per un'altra Santa Croce ha abbandonato la sala consiliare virtuale e non ha partecipato al dibattito sul bilancio.
Le parole di Per un'altra Santa Croce
"Sig. Sindaco, voglio rassicuraLa, noi siamo garantisti per natura e, quindi, abbiamo ben impresso nel DNA la speranza che Lei possa chiarire nelle sedi competenti la Sua posizione; perché, ricordo a tutti che, l'essere indagato, è prima di tutto una garanzia per chi si trova ad essere sottoposto al vaglio degli inquirenti, in questo caso alla Direzione Investigativa Antimafia di Firenze.
Lei sa che umanamente non possiamo che augurarLe che tutto per Lei si risolva e, se Lei ha l'onestà intellettuale di ammetterlo, sa benissimo che glielo abbiamo anche detto di persona a margine dei lavori della commissione bilancio. A proposito, una parentesi ritengo doveroso farla, quando ad essere indagato è stato, invece, il sottoscritto, per quell'assurda storia della denuncia pubblica dei rifiuti ammassati in alcune case del centro, non ho sentito uscire dalla Sua bocca altrettanto garantismo ma, caso mai, qualche sonora e disordinata allusione canzonatrice che è rimasta persino agli atti di questo consiglio comunale. Poi vi lamentate se qualcuno in giro va dicendo che la sinistra è garantista ad intermittenza o quando le fa più comodo.
Vi sono però delle responsabilità e dei doveri politici a cui adempiere. Uno di questi è, non far finta di niente e aspettare che l'onda devastatrice di questa vicenda lenisca da sola i suoi effetti, ma dare trasparenza ai cittadini e informarli di cosa sta succedendo intorno a loro. Si, perchè qui sono in ballo sia l'onorabilità dei cittadini santacrocesi, sia la credibilità di un comparto economico importantissimo, sia la salute pubblica. Sicuramente il suo legale e gli uffici l'avranno consigliata a non assecondare a pieno la nostra richiesta politica di rilasciare comunicazioni di tipo generale informativo ai cittadini per non rischiare di compromettere la Sua posizione attuale. In tal caso vorremmo rassicurare sia Lei che il Suo difensore penale o chi nei giorni scorsi si è divertito a dare interpretazioni non corrette ai cittadini circa la nostra iniziativa che, con la nostra richiesta, non abbiamo mai preteso che ci fossero rivelati aspetti difensivi o dati sensibili ma solo che venisse dato atto dell'esistenza di un'inchiesta che ha colpito questo territorio, parte della sua impresa, le sue istituzioni regionali e locali e persino la Sua persona.
Insomma una comunicazione semplice e diretta del tipo di quelle che Lei ha propinato spesso all'inizio di ogni singolo consiglio comunale. Non si può pensare di comunicare coi cittadini solo quando fa comodo o si intende dare notizie positive per l'amministrazione per tacere, invece, quelle negative che hanno un incidenza e una ripercussione così pesante sul buon nome di un'intera comunità. Non si tenti di giocare a nascondino con il rispetto dei cittadini già, peraltro, molto indignati per tutto il clamore che, come uno tsunami, si è abbattuto sulla loro Santa Croce. Vede Sig.Sindaco, lei non risponde ed è una Sua facoltà quale indagata farlo ma questo, allo stesso tempo, certifica, se mai ve ne fosse bisogno, che ad oggi Lei si trascina dietro un pericoloso conflitto d'interessi che la pone e la porrà, nei prossimi tre anni, a dover scegliere per la difesa della Sua posizione personale a scapito dell'esclusivo interesse generale che Lei, all'inizio di questa consiliatura, aveva promesso di voler sempre perseguire giurando sulla Costituzione Italiana. Si tenga pure i Suoi silenzi comunicativi ma poi non si lamenti se il clima cittadino è a dir poco esasperato visto che il buon nome di Santa Croce è caduto così in basso".
Il comunicato della maggioranza
"Ieri sera si è svolto il consiglio comunale più importante dell’anno, quello di discussione del bilancio di previsione, ma anche il primo dopo l’inizio dell’inchiesta ormai nota che ha travolto il nostro paese. Dopo le dichiarazioni che abbiamo letto a mezzo stampa ci aspettavamo che la minoranza avrebbe trovato modo di tirare in ballo l’argomento, pur non essendo all’ordine del giorno, ma quello che è andato in scena è stato uno spettacolo pessimo dove il protagonismo di un certo modo di fare politica ha sovrastato l’interesse comune, tanto sbandierato nelle parole del capogruppo Lambertucci. Abbiamo assistito ad un suo intervento, fatto a nome del gruppo Per un’altra Santa Croce, sguaiato nelle modalità e nei contenuti, e bene ha fatto il capogruppo Oliveri che se ne è distaccato.
Il capogruppo Lambertucci, con aggressività quanto meno fuori luogo per la situazione, ha preso parola nella fase di discussione del primo atto collegato al bilancio sostanzialmente per esprimere posizione non tanto sul punto all’ordine del giorno quanto sull’operato politico di questa maggioranza in relazione all’inchiesta che coinvolge, lo ricordiamo, politici, imprenditori, dirigenti del sistema di depurazione. Ci ha accusato di mancare di rispetto al nostro paese perché continuiamo a fare il nostro dovere di consiglieri, assessori, sindaco, adducendo motivazioni legate all’onorabilità di questo paese, al futuro del distretto, al bene dei cittadini e alla delegittimazione che ci avrebbe colpito, dopodichè ha espresso parere contrario al bilancio complessivamente, ha messo insieme una serie di motivazioni confuse, tra cui aver ricevuto i documenti del consiglio comunale in tempi non idonei, cosa non vera, e ha dichiarato che il suo gruppo avrebbe abbandonato il consiglio comunale, cosa che hanno fatto, mentre la maggioranza e il consigliere Oliveri sono rimasti a discutere tutti gli atti di bilancio.
Vogliamo dire al capogruppo Lambertucci che non ci sentiamo affatto delegittimati rispetto al governo del nostro paese; essere responsabili vuol dire proprio continuare ad espletare quel mandato che due anni fa ci è stato dato dal voto amministrativo, significa restare al nostro posto oggi più che mai, oggi che c’è bisogno di sostenere il nostro distretto e di fare scelte politiche che sappiano raccontare quello che Santa Croce è. Non andremo dietro al disegno che i giornali stanno divulgando, come forse l’opposizione sta facendo, ma ribadiamo con forza che aspetteremo l’esito delle indagini fiduciosi che arriverà il momento in cui tutta questa vicenda sarà chiarita. Nel frattempo ci chiediamo chi stia dimostrando di avere a cuore il futuro di Santa Croce sull’Arno: i consiglieri che si sono sottratti dalla discussione sul bilancio o noi che abbiamo continuato a preoccuparci di garantire servizi per i cittadini, sostegno e investimenti pubblici di cui questo comune ha bisogno?
Sappiamo bene che per l’opposizione si è aperta l’occasione di avere visibilità e provare a screditare il nostro governo, ma noi non cadremo in un tranello che è tutto politico, perché di sostanziale al momento c’è solo un’indagine in corso. Infine, suggeriamo alla nostra opposizione di utilizzare gli strumenti giusti per affrontare in consiglio comunale questi argomenti, senza forzare la mano, costruendo interventi del tutto fuori tema che hanno messo in difficoltà lo svolgimento della seduta; perché non hanno presentato una mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco? Ci avrebbero trovato pronti a ribattere le nostre argomentazioni, perché non ci sentiamo in difficoltà come tentano di far credere, perché conosciamo il nostro territorio, la sua storia politica ed economica che da sempre si intreccia, nell’interesse comune di tutelare lavoro e ambiente; perché sappiamo quanto di buono c’è stato e c’è e siamo pronti a raccontarlo e difenderlo, se ci sarà bisogno, di fronte ad un’opposizione che si bea di perseguire il bene collettivo ma sta dimostrando di tenersi soltanto ancorati alla loro occasione politica giocando la carta del sensazionalismo".
Lambertucci risponde ancora
"Gli attacchi della maggioranza al comune di Santa Croce suonano come il ruggito di un vecchio leone ferito nell'orgoglio". Sono queste le parole del consigliere Lambertucci che, dopo l'ultimo consiglio comunale, interviene sugli attacchi ricevuti da una maggioranza instabile e con i nervi scoperti. Se qualcuno pensava di addormentare l'attenzione sulla grave situazione che, in seguito all'inchiesta della D.D.A. di Firenze, ha colpito Santa Croce sull'Arno ed il comparto produttivo dell'intero comprensorio, togliendo la parola all'opposizione, si sbagliava di grosso. La maggioranza che sostiene Deidda è talmente in preda ad uno scollamento dalla realtà che non si accorge della gravità delle cose che dice tanto da arrivare persino a pretendere di suggerire la linea alla quale l'opposizione dovrebbe attenersi per compiacerle. In evidente stato di ipossia di fronte all'opinione pubblica, nel tentativo disperato di scompaginare il campo avversario, la maggioranza gioca la carta della macchina del fango sull'avversario bollando come aggressivo, sguaiato e spettacolo di pessimo protagonismo l'intervento politico del capogruppo Lambertucci in consiglio comunale. Aggiunge Lambertucci - "Non mi curo certo degli attacchi e delle banalità rivoltimi in queste ore dai partiti della maggioranza, che so infarciti di scontato livore politico, mentre preferisco rimettermi al giudizio dei cittadini santacrocesi che hanno occhi e orecchie per vedere e capire da soli se l'intervento proposto era appropriato al clima della seduta". L'unico spettacolo pessimo messo in scena in queste ore è quello della maggioranza che, nel resistere in modo sprezzante, continua cocciutamente a non voler prendere le distanze in modo chiaro e netto dai rischi di infiltrazioni mafiose sul nostro territorio e si mostra totalmente carente di idee e di valide strategie politiche. Non accettiamo certo consigli sulla nostra linea politica da una maggioranza in preda ad un profondo senso di sopravvalutazione delle proprie ridotte capacità percettive e che, dall'angolo in cui oggi si trova, non può certo permettersi di sfidare l'opposizione ma dovrebbe adottare un atteggiamento meno spregiudicato politicamente e piú rispettoso dei cittadini e dell'intero comprensorio del Cuoio che oggi guarda con preoccupazione proprio a Santa Croce. Non è certo sfidando noi che si ottengono risultati utili per tutelare lavoro e sviluppo delle nostre eccellenze. Credevamo di aver visto abbastanza ma, evidentemente, le sorprese non sono ancora finite.