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Mercato immobiliare, in provincia di Pisa calo dell'8% sulle compravendite

L'analisi di Mediatori Group a Pontedera nell'anno della pandemia: affitti temporanei in calo, gli immobili ricercati e le ristrutturazioni effettuate

Anche in questo 2020 segnato dal coronavirus, noi di Mediatori Group abbiamo effettuato un’analisi sul mercato immobiliare nelle nostre zone di riferimento. Il nostro ufficio di Pontedera ci permette di avere un punto di vista privilegiato su come si sta muovendo il settore nel territorio.

Nell’anno della pandemia, le compravendite immobiliari in Italia hanno fatto registrare un -7,7% rispetto al 2019. Un dato sicuramente positivo rispetto alle previsioni (si ipotizzavano cali del 20/25%), con un trend in netta risalita nella seconda parte dell’anno. Nella provincia di Pisa, in particolare, il calo delle compravendite è stato leggermente maggiore della media italiana: -8,1%.

Attraverso la nostra attività di audit dei clienti abbiamo raccolto informazioni sui principali protagonisti del mercato immobiliare: acquirenti e venditori.
Come l’anno scorso, il profilo di chi compra casa con Mediatori Group è quello di un impiegato o lavoratore dipendente, con un nucleo familiare di 3 persone e un’età compresa fra i 35 e i 44 anni. Cambia leggermente, invece, il profilo dei venditori. L’età media aumenta e si attesta sui 55-64 anni; rimangono invariati il profilo di impiegato/lavoratore dipendente e un nucleo familiare di 2 persone. I nostri dati interni ci hanno permesso anche di tracciare una panoramica su domanda e offerta di immobili a Pontedera e dintorni.

Rispetto al 2019, come conseguenza dell’incertezza economica che stiamo attraversando, le nostre richieste di immobili hanno fatto registrare un calo della disponibilità di spesa nelle fasce più alte. Rimane però rilevante il numero di acquirenti “buoni” (73%), che dichiarano di comprare in contanti o hanno facilità a reperire un mutuo: chi ha disponibilità cerca quindi di approfittare del momento favorevole per acquistare.

Per quanto riguarda le tipologie di immobili più ricercate, prevale nettamente l’appartamento in piccolo complesso, ma rileviamo anche un 16% di richieste per immobili indipendenti. Come conferma infatti Carmine d’Onofrio, responsabile di zona Mediatori Group, “le restrizioni e i lockdown che hanno colpito tutta Italia hanno fatto aumentare la richiesta di soluzioni più grandi e con pertinenze. Le uniche tipologie a far registrare un leggero calo dei prezzi sono stati gli appartamenti senza spazi esterni”. L’offerta risulta sostanzialmente allineata alla domanda: gli immobili in vendita a Pontedera e dintorni sono per il 77% appartamenti in piccoli complessi, ma abbiamo anche qui una quota rilevante di soluzioni indipendenti (14%).

Passiamo poi al mercato delle locazioni, dando un’occhiata ai dati del nostro partner AffittaRE. La domanda di immobili in locazione nella zona di Pontedera si mantiene molto simile alle richieste di acquisto: accanto alla maggioranza di appartamenti in piccoli complessi, quasi un terzo delle richieste è relativo a immobili indipendenti e terratetti. Come previsto lo scorso anno, gli affitti temporanei hanno subìto un brusco calo in favore di contratti più lunghi (3+2 e 4+4), mentre la tipologia contrattuale preferita è stata quella in regime di cedolare secca, conveniente dal punto di vista fiscale.

Infine, grazie alle interviste ai clienti del nostro partner Ristrutturami, abbiamo ottenuto interessanti informazioni sulle ristrutturazioni effettuate da chi compra e vende casa: il 45% dei nostri acquirenti e il 21% dei venditori hanno dichiarato di voler ristrutturare o di aver ristrutturato il loro immobile.

Le ristrutturazioni riguardano nella maggior parte dei casi (64%) l’intero immobile, mentre i lavori più effettuati sono quelli di imbiancatura (78%), sostituzione pavimentazione e rifacimento bagni. In conclusione, la visione che possiamo delineare è quella di un mercato immobiliare solido, che ha reagito molto meglio del previsto alle difficoltà portate dalla pandemia. Nonostante il leggero calo nella disponibilità di spesa che abbiamo riscontrato, il trend di compravendita in zona è già tornato sui livelli pre-Covid e i prezzi sono rimasti tendenzialmente stabili. Dati e prospettive che fanno sicuramente ben sperare per questo 2021.

Fonte: Ufficio stampa

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