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Giornata della Terra, il pensiero dei Verdi sulla 429

Il giorno della Terra.

Un giorno importante il cinquantunesimo anniversario della giornata mondiale della Terra, un momento di riflessione nel mentre il Covid 19 prende l'attenzione di tutto e tutti e ci ricorda come ecologisti che c'è bisogno di un Pianeta "sano".

Questa pandemia ci riporta con i piedi per terra nel rapporto con gli animali sfruttati e la distruzione degli ambienti naturali.

Foreste, boschi, verde cittadino e della campagna dominati da una presenza umana che li regola secondo parametri di una economia e una scienza antropocentriche.

Il tempo viene meno e i problemi si aggravano, occorre realismo e una nuova coscienza, ognuno di noi si muova osservando le fragilità dell'ambiente che lo circonda con occhi nuovi per proteggerlo e dare un futuro ai giovani.

In Italia ogni secondo che passa ci lascia 2 metri quadrati di terreno cementificato, la nostra Toscana su una media nazionale di ettari 7,63 nel 2017 ha consumato 163.301 ettari di suolo pari ad una percentuale del 7,10. Occorre una legge contro il consumo di suolo, del resto più siamo più si consuma, da poco più di un miliardo e mezzo di abitanti potremmo arrivare a quasi 10 miliardi e tutto in poco più di un secolo e mezzo.

Occorre essere più efficienti ed evitare il superfluo, è troppo il consumo anche se miliardi di persone, purtroppo, sono ancora sotto la soglia di povertà.

E' anche dal locale che dobbiamo ripartire e rendere centrali le tematiche ambientali, meno annunci e più fatti, non c'è tempo, non possiamo aspettare ad esempio che i ghiacciai si sciolgano completamente e vedere il mare salire di oltre un metro, chi salverebbe le nostre coste, le case e le attività economiche? Queste preoccupanti previsioni oggi si fondano su dati scientifici, dobbiamo porre rimedio.

Occorre una finanziaria climatica ad ogni livello per indirizzare le risorse e alleggerire la nostra impronta ecologica anche locale.

Come Europa Verde-Verdi proponiamo nuovi piani energetici, anche le amministrazioni locali si devono impegnare per promuovere l'utilizzo di energie rinnovabili, sole e vento, azzerando i consumi di derivazione fossile.

La Terra per "respirare" e farci vivere ci chiede di eliminare tutte quelle nocività che avvelenano e continuano a rendere problematica la vita dei nostri cittadini. E' di questi giorni la sconcertante notizia di degrado ambientale che vede la complicità della malavita con un tessuto sociale ritenuto ad oggi per lo più integro. Personaggi delle istituzioni e settori produttivi inquisiti dopo che si è scoperto lo sversamento di rifiuti tossici e pericolosi nella realizzazione della nuova 429 in particolare nell'area dei Rimorti di Castelfiorentino, giuste le rimostranze dei cittadini a difesa della propria salute come degli animali e delle attività agricole, a rischio anche le falde acquifere e i pozzi da dove si preleva l'acqua per le attività agricole.

A questo pericolosissima forma di inquinamento si somma, qui, come per tutto il tratto della vecchia 429 e nei centri abitati l'insostenibile taglio di centinaia di alberi.

Due esempi di danni ambientali quasi irreversibili se non con alti costi e tempi lunghi di risanamento.

Come si può "contestare" l'insostenibile deforestazione dell'Amazzonia e non proteggere il nostro patrimonio verde, la nostra "terra". Si attivino scelte concrete per azzerare tutte quelle nocività che avvelenavano e continuano a rendere problematica la vita e la salute dei cittadini, non possiamo continuare a dominare la Terra e gli esseri viventi, dobbiamo trovare un equlibrio che ci salvi.

 

 

Ghiozzi Damiano e Francalanci Roberto – Europa Verde-Verdi Castelfiorentino

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