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Aumento didattica in presenza, Cgil: “Ottimo, ma serve anche altro"

È di queste ore il provvedimento del Governo con il quale si autorizza l’aumento delle attività didattiche in presenza: un’ottima notizia per il Paese e in particolare per le studentesse e gli studenti che più di altri hanno subito l'allentamento delle relazioni sociali e interpersonali. Una decisione che deve essere accompagnata però da azioni immediate e coerenti affinché essa sia presa in sicurezza per lavoratori e studenti e risulti stabile e definitiva.

È necessario completare la campagna vaccinale del personale scolastico, anche del personale in appalto, aggiornare i protocolli di sicurezza adeguandoli all’attuale situazione caratterizzata dalle cosiddette varianti (analogamente a quanto fatto per i lavoratori delle aziende private), istituire un sistema di tracciamento efficace accompagnato a uno screening sull’andamento dei contagi in relazione alle scuole, potenziare il sistema dei trasporti.

Sono provvedimenti ampiamente richiesti ma fino ad ora altrettanto ampiamente disattesi, su cui è più che mai necessario avviare una forte iniziativa politica. Dal “rischio ragionato” dobbiamo passare a un serio progetto di ripartenza in sicurezza, con riduzione del numero di alunni per classe, dotazione di mascherine Ffp2 ai docenti che lavorano in situazioni dove il distanziamento non può essere garantito e gli alunni non indossino le mascherine, aumento e stabilizzazione degli organici di docenti e personale ATA.

È il momento infine di avviare un complessivo ripensamento delle politiche pubbliche sull’istruzione, invertendo la rotta rispetto ad anni di disinvestimenti e iniziando a progettare un sistema di istruzione basato su ampliamento del tempo scuola, innalzamento dell'obbligo scolastico, edilizia scolastica sostenibile e innovativa da un punto di vista didattico.

 

 

Flc Cgil e Cgil Firenze

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