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Rifiuti nella 429, il Comune di Empoli pronto a costituirsi parte civile. Barnini scrive ad Arpat

Il Comune di Empoli è pronto a costituirsi parte civile in giudizio dopo avere avuto notizia, grazie ad una informativa trasmessa dalla Procura di Firenze, che in un tratto della SRT 429 che si trova all'interno del territorio comunale di Empoli sarebbero stati impiegati abusivamente fanghi inquinati provenienti dagli scarti di lavorazione del comparto conciario della Zona del Cuoio, per la realizzazione del sottofondo stradale.

Si tratterebbe, secondo l'informativa, di circa 8.000 tonnellate di materiali contaminati che – secondo gli inquirenti della Dda di Firenze – sarebbero stati illecitamente impiegati nella realizzazione del V lotto della Strada 429.

A seguito dell'informativa l’amministrazione comunale ha immediatamente trasmesso una comunicazione all’ASL Toscana Centro e all’Arpat, al fine di adottare prontamente tutti i provvedimenti che saranno indicati come necessari a tutela della salute della cittadinanza e dell’ambiente.

Barnini scrive ad Arpat

"Considerato che, dagli atti notificati, si evincono problematiche ambientali relative allo smaltimento abusivo di rifiuti e correlate al ciclo integrato di gestione dei rifiuti del comparto conciario; con la presente si viene a richiedere, per quanto di rispettiva competenza, se sia necessario, nelle more delle indagini, procedere ad effettuare analisi del sottosuolo e delle falde acquifere nei territori del Comune di Empoli interessati dai fatti di indagine (Strada Regionale 429 lotto 5 di Valdelsa in Empoli, loc. Brusciana) e/o adottare misure e provvedimenti comunali volti a garantire la tutela della salute pubblica e la sicurezza della comunità da possibili rischi".

Con questa richiesta ufficiale a Arpat e Asl Toscana Centro il Comune di Empoli, attraverso una missiva a firma del sindaco Brenda Barnini, desidera ricevere prima possibile dai due enti indicazioni su come muoversi per la tutela della salute pubblica e dell’ambiente circostante.

«Abbiamo scritto ad Asl e Arpat chiedendo se dobbiamo adottare specifici provvedimenti. Arpat ha già messo a disposizione dei cittadini un numero di telefono per richiedere esami sull'acqua – spiega il sindaco Brenda Barnini –. Al momento non abbiamo particolari indicazioni che ci abbiano messo in allarme. Siamo ovviamente vicini ai cittadini e faremo tutto ciò che sarà necessario sia per avere informazioni attendibili che per andare verso un'estensione della rete dell'acquedotto».

Fonte: Comune di Empoli - Ufficio stampa

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