FdI Santa Croce: "Deidda approvi il bilancio e si dimetta"
Le vicende di Santa Croce sull'Arno sono al centro dell'agenda di Fratelli d'Italia. A Pisa si sono riuniti i vertici regionali del partito, presente anche una delegazione santacrocese. Nel mirino c'è Giulia Deidda, sindaca santacrocese, che secondo FdI dovrebbe dimettersi.
Assieme al coordinatore regionale Fabrizio Rossi, al deputato Giovanni Donzelli, ai consiglieri regionali Diego Petrucci, Francesco Torselli e Vittorio Fantozzi, c'erano i consiglieri comunali della cittadina del cuoio Marco Rusconi e Benedetta Cicala e una delegazione del direttivo comunale di Fratelli d’Italia di Santa Croce sull’Arno.
FdI si muoverà nei prossimi giorni per tutelare l'immagine di Santa Croce e garantire la salvaguardia del ciclo produttivo.
Il consigliere e coordinatore comunale Marco Rusconi ha dichiarato: "Si saremmo aspettati la convocazione da parte del Sindaco di un consiglio comunale straordinario per dare chiarimenti sui gravi fatti degli scorsi giorni che minano il vulnus del potere del primo cittadino. Nonostante ciò non sia sorprendentemente avvenuto restiamo convinti che le dimissioni del Sindaco siano un atto dovuto. Atto che però cade in concomitanza con una scadenza istituzionale non secondaria. L’approvazione del bilancio di previsione. Lo so, sembra strano a dirsi, ma il nostro comune approverà il bilancio di previsione 2021 solo il 29 aprile mentre altri comuni, evidentemente più virtuosi, lo hanno già fatto da tempo a prescindere dalla concessione delle proroghe governative. Purtroppo però il bilancio deve essere approvato per non compromettere la futura gestione dell’ente entro il 30 aprile come da decreto Sostegni. Come gesto di responsabilità siamo quindi disposti ad affrontare la discussione in consiglio comunale come atto dovuto solo con la garanzia, tramite comunicazione preventiva, che il Sindaco rassegni le proprie dimissioni un minuto dopo l’approvazione”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere comunale Benedetta Cicala: “Ciò che più fa male di tutta questa vicenda è vedere un’intera collettività costantemente sotto il giogo mediatico. Purtroppo, a causa di pochi stanno pagando in molti, e questo non è giusto anche alla luce dei tanti sforzi che il nostro settore conciario ha fatto in questi anni. Bisogna innanzitutto salvaguardare i tanti lavoratori e i tanti imprenditori che ogni mattina si alzano presto per portare avanti, con tutte l difficoltà del caso, le nostre attività conciarie”.