Cgil manifesta a Santa Croce: "Timori per l'occupazione. Saremo parte civile"
Sicurezza e legalità. La Cgil le ha chieste a gran voce, sono state le due parole chiave della manifestazione di oggi - lunedì 19 aprile - a Santa Croce sull'Arno. E non solo: il sindacato vuole certezze sul futuro di lavoratori e lavoratrici.
In piazza Matteotti, davanti alla Camera del Lavoro, è andata in scena la prima manifestazione pubblica sui fatti dell'inchiesta Keu. Decine di persone, di diverse sigle ma con tanto di bandiere in mano, hanno espresso la loro preoccupazione per ciò che sta accadendo nel distretto.
Lo si è visto nei giorni scorsi con le dichiarazioni di Loris Mainardi, l'inchiesta mette in crisi il sistema consortile che ha più di 5mila persone occupate. 'Le mafie sono nemiche dei diritti e del lavoro' era uno degli striscioni sventolati in piazza Matteotti. Si è chiesto a gran voce di fare luce su quanto avvenuto nel Cuoio, il sindacato ha inoltre espresso la volontà di rimanere vigili nei prossimi mesi.
Cgil, tramite il segretario generale pisano Mauro Fuso, ha confermato l'intenzione di costituirsi parte civile in un eventuale processo. "Le responsabilità vanno accertate ma noi seguiremo questa battaglia. La legalità si associa ai diritti e al lavoro, le imprese sane non possono essere ammazzate da quelle malsane. Non ci può essere una contrapposizione tra difesa dell'ambiente e del lavoro, devono andare di pari passo" ha affermato Fuso.
Tania Benvenuti, segretaria Cgil Pisa, ha aggiunto: "Se viene meno il sistema consortile, si perdono posti di lavoro. La preoccupazione è per i posti di lavoro. Faremo il possibile per acquisire le carte dell'inchiesta. Chiediamo che si faccia presto in questa indagine. Stiamo acquisendo le informazioni per sostenere lavoratori o lavoratrici che hanno avuto un dolo".
Gianmarco Lotti