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I giovani di Fratelli d'Italia chiedono una via per Giovanni Gentile, ministro durante il Fascismo

Riceviamo e pubblichiamo a nome di Gioventù Nazionale Empolese Valdelsa, organizzazione giovanile di Fratelli d'Italia, un comunicato redatto dalla portavoce FdI di Castelfiorentino Caterina Burgassi che chiede di rinobilitare il nome di Giovanni Gentile, filosofo passato alla storia per essere stato ministro dell'istruzione voluto da Benito Mussolini nei primi due anni del Ventennio fascista.

La foto pubblicata vede il cartello per una via intitolata a Gentile sotto il nome di Bruno Fanciullacci, partigiano che uccise Gentile e che venne torturato dai nazifascisti. Fanciullacci venne arrestato dai repubblichini. Morì tentando la fuga gettandosi dalla finestra di Villa Triste, per le ferite riportate e per i colpi di arma da fuoco sparati per fermare la fuga.

Ecco il comunicato per intero:

"In questo giorno, nel 1944, moriva assassinato per mano partigiana - comunista, tant’è che l'episodio divise lo stesso CLN- Giovanni Gentile, pensatore, educatore, ministro della pubblica istruzione, riformatore della scuola e ultimo grande filosofo italiano.

Caso più unico che raro di "filosofo al potere", seppe dare concretezza alle sue idee tramite la riforma scolastica del 1923 che vide riportate all'antica centralità filosofia e materie umanistiche opponendosi però ad una visione "museale" della tradizione: questa è infatti, per il filosofo, non solo paternità di un popolo, ma anche e soprattutto vivo presente, operante nell’attualità dello spirito.

Settantasette anni sono passati dalla morte di Gentile ma ancora l'Italia, nello specifico la Toscana delle nostre zone, non ha fatto i conti col suo ultimo grande pensatore. Gentile infatti, nonostante riposi nella basilica di Santa Croce, tempio foscoliano delle più grandi glorie italiche, viene costantemente cancellato dalla memoria comune che è solita accantonarlo e liquidarlo con un riduttivo «fascista» piuttosto che ricordare tutta la sua storia e tutta la sua opera; la mancata intitolazione di vie è uno degli esempi più tangibili di come, ancora, alcuni preferiscano tenere obliata la sua figura.

Si preferisce infatti, come accade in tutta la provincia di Firenze e nello specifico a Castelfiorentino ad esempio, dedicare quest'ultime solamente a chi uccise il filosofo e non al filosofo stesso, calpestando, ancora una volta, giustizia e onestà storica; ci domandiamo allora, simbolicamente: a quando una "via Giovanni Gentile"?

È notizia di non molto tempo fa che proprio a Castelfiorentino è in progettazione un parco dedicato alla filosofia, ci auguriamo e chiediamo che almeno in quella sede Giovanni Gentile possa trovare il posto che gli spetta".

 

Gioventù Nazionale Empolese-Valdelsa

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