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Tempio crematorio di Cambiano, molti residenti favorevoli: le interviste

Il cimitero di Cambiano

Sul progetto relativo al tempio crematorio di Cambiano, l’Amministrazione Comunale si è impegnata a condividere con i residenti un percorso partecipativo, grazie al quale questi ultimi hanno avuto la possibilità di manifestare i loro eventuali dubbi e criticità, ma anche di lavorare assieme al Comune per elaborare le soluzioni progettuali che li superassero, e a impostare il progetto che sarà base di gara in modo tale da esaltare i benefici, in particolare per la frazione. L’ultimo degli incontri si è tenuto la scorsa settimana , alla presenza del Sindaco Alessio Falorni e dell’azienda. Il Project Financing presentato da un gruppo privato di aziende formato da Altair, Sercim ed Edilver, prevede un investimento da 3 milioni di euro e si concretizzerà in un ampliamento del Cimitero di Cambiano, oltre a una serie di opere di urbanizzazione.

Durante questo percorso, sono già state ampie e argomentate le osservazioni formulate da alcuni cittadini, che sono state già recepite dall’amministrazione. Oltre a chi è stato fin da subito favorevole al progetto, sono molte le persone che, dopo i primi dubbi iniziali, manifestano oggi gradimento e condivisione.

Abbiamo raccolto alcune delle loro osservazioni.

Per P.B., ad esempio, “l’opera potrà essere realizzata, a patto di monitorare con attenzione l’impatto che potrà avere sulla viabilità, e prevedere gli interventi che mitighino questo impatto”. Altri hanno dichiarato che determinate riserve sono venute meno dopo aver approfondito meglio la questione.

“Abito a 200 metri dal Cimitero di Cambiano – sottolinea P.M. – e la prima volta che sentii parlare di un tempio crematorio mi sembrò una cosa fuori dal comune. Poi mi sono informato, e ho compreso che l’impatto ambientale sarà davvero minimo. Qualche mio conoscente è andato a vedere impianti del genere dove ci sono, e molti dubbi sono svaniti. L’importante è che l’opera sia realizzata secondo le regole. Come abitanti della frazione ne trarremo anche dei benefici specifici, in termini di servizi migliori.”

“All’inizio non ero per niente contenta – osserva F.Z. – e pertanto ho deciso insieme ad altre persone di prender parte a questo percorso partecipativo. Mi sembra sensato poter dire la nostra opinione, e confrontarci con l’azienda. Obiettivo che ci siamo posti è preservare questa zona da un punto di vista visivo. Non mi preoccupa invece l’aspetto ambientale, specie dopo che mi sono consultata con persone esperte”.

“Premetto che da casa mia il tempio crematorio sarà assolutamente visibile – osserva A.P. - tuttavia, comprendendo che si tratta di un servizio utile alla cittadinanza, il cui utilizzo è cresciuto in tutta Italia negli ultimi anni, ho ritenuto utile partecipare attivamente alle iniziative per potermi formare un'idea senza pregiudizi. La partecipazione agli incontri con i tecnici che andranno a costruire il tempio e con le istituzioni che controlleranno che esso non abbia impatti dannosi per la salute o per l'ambiente, mi ha permesso non solo di contribuire a fissare dei limiti chiari e condivisi a cui l'azienda dovrà sottostare, ma anche di comprendere che si tratta di un'occasione, e non di un oggetto da demonizzare a priori”.

Per E.M. “A seguito della scelta dell'Amministrazione Comunale di costruire un tempio crematorio adiacente al cimitero di Cambiano, ho ritenuto importante prendere parte al percorso partecipativo voluto e avviato da alcuni cittadini e dall’Amministrazione, al fine di poter definire insieme l'impatto del progetto, sia in termini paesaggistici (dimensioni, schermature etc...) che in termini ambientali (monitoraggio sulle emissioni, etc...). Capisco l'utilità pubblica che guida la scelta, ma comprendo anche la necessità di mitigare tale scelta ad un contesto come quello in essere, per cui credo che la strada intrapresa debba portare, nel tempo, sia ad un progetto sostenibile che a quei benefici, per l'intera frazione, che contribuirebbero a migliorarne la sua vivibilità. Credo che questo percorso rappresenti uno 'sforzo' dovuto e nell'interesse di tutti i cittadini”.

Riportiamo anche in questa sintesi il pensiero di due consiglieri comunali, che abitano nella frazione di Cambiano.

“Ho valutato bene il progetto – osserva Fabio Serrozzi, Consigliere Comunale - e non ho riscontrato parametri che potrebbero risultare "nocivi" per la comunità. Dal punto di vista ambientale sono convinto che, sia per quello che verrà bruciato, che per i modernissimi filtri predisposti alla cattura di eventuali polveri sottili derivanti dalla combustione (oltre che per i continui controlli), non verranno immesse nell'aria sostanze tossiche. Non ci saranno né odori, né fumi. Non vedo quindi nessun rischio per le campagne circostanti, tantomeno per l'aria che respireremo. Potevo all'inizio avere un dubbio invece sul possibile impatto paesaggistico, ma credo che, come visto personalmente in altri cimiteri, la struttura apparirà semplicemente come un ampliamento del cimitero stesso (che da tempo aspettavamo). Credo che invece dobbiamo spingere per far confluire il più possibile le risorse che il Comune otterrà da questo project financing, su lavori e servizi di pubblica utilità per tutta la nostra frazione”.

“Sono favorevole – osserva Claudio Lelli, Consigliere Comunale - perché ritengo che sia un’opera necessaria, dal momento che la pratica della cremazione aumenta tutti gli anni e in alcuni cimiteri del nostro Comune talvolta le salme non vengono accolte per mancanza di loculi. Ci sono obiezioni sull’impatto paesaggistico e sull’inquinamento. Per quanto riguarda il primo, basta andare a vedere il progetto per capire che non sarà così. Per il secondo, gli studi ci sono dicono che non impatta nell’aria e nell’inquinamento del suolo, ed io mi fido della scienza. Oltretutto io mi concentro sulle ricadute positive che potrebbero esserci per la piccola comunità di Cambiano, sotto forma di infrastrutture e servizi utili ai cittadini (metano, acqua, rifacimento strade, parcheggi, sistemazione del cimitero con costruzione di nuovi loculi). Certo come amministrazione e cittadini dobbiamo vigilare al fine che le opere vengano effettuate rispettando tutte le regole, e che i controlli che ci saranno (Arpat e altri) siano puntuali e visibili a tutti”.

Fonte: Comune di Castelfiorentino - Ufficio stampa

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