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Il Prefetto in visita a Sollicciano: "Ricerca costante tra sicurezza e obiettivi di recupero"

Il Prefetto Alessandra Guidi si è recata stamani alla Casa circondariale “Sollicciano” di Firenze, dove è stata accolta dal Direttore pro tempore Antonella Tuoni e dal Comandante del Corpo della Polizia Penitenziaria Massimo Mencaroni. Un incontro che ha rappresentato l’occasione per fare il punto sulla situazione nell’istituto di pena anche in riferimento all’attuale situazione di emergenza pandemica.

Il Prefetto ha visitato i reparti penale e giudiziario della sezione maschile e il reparto femminile dell’istituto e ha successivamente incontrato una delegazione del personale della polizia penitenziaria, quotidianamente impegnato nella struttura, approfondendo le tematiche di maggior interesse della realtà carceraria. A tal riguardo, il Prefetto ha voluto confermare “il grande apprezzamento per l’impegno quotidiano svolto da tutti gli operatori del Corpo nell’assolvimento di una funzione delicatissima che richiede grandi doti professionali ed umane, ancor più nell’attuale momento di emergenza per il coronavirus. Si tratta”, ha proseguito il Prefetto, “di un impegno di cui le istituzioni e la comunità dei cittadini tutta deve essere riconoscente, nella consapevolezza dell’importanza strategica dei compiti affidati al personale della Polizia Penitenziaria, alla ricerca costante del delicato equilibrio tra tutela della sicurezza e obiettivi di recupero”.

In questa prospettiva, il Prefetto ha voluto ringraziare anche il dirigente dell’Istituto Antonella Tuoni e il Comandante del Corpo della Polizia Penitenziaria Massimo Mencaroni per la collaborazione proficua sino ad oggi dimostrata, che ha consentito di attivare utili e strutturate sinergie con tutte le altre forze di polizia presenti nella provincia, in una dimensione sempre più integrata tra funzioni che concorrono alla tutela della sicurezza del territorio, confermando il proprio convinto impegno a supportare ogni iniziativa utile a beneficio del personale e della popolazione carceraria nel suo complesso.

Fonte: Prefettura di Firenze - Ufficio stampa

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