Diritto allo studio: via libera al bilancio di previsione dell’Azienda regionale
Parere favorevole, da parte della commissione Istruzione, Formazione, Beni e attività culturali, presieduta da Cristina Giachi (Pd), al bilancio di previsione 2021-23 dell’Azienda regionale al Diritto allo studio universitario (Dsu). IL parere favorevole è stato espresso a maggioranza, con il voto favorevole di Pd e Italia Viva e con l’astensione di M5s, Lega e Fratelli d’Italia.
A illustrare l’atto, in commissione, sono stati il presidente dell’Azienda Dsu Marco Moretti e il direttore Francesco Piarulli. Il bilancio di previsione ha un valore di 108 milioni di euro. Guardando ai ricavi, il diritto allo studio ha quattro voci di finanziamento: lo Stato, che eroga 30 milioni di euro da un fondo integrativo ripartito tra tutte le Regioni, con una serie di premialità che rendono la quota della Toscana, visti i buoni risultati ottenuti, più consistente; la Regione, che assicura risorse di 12 milioni per le borse di studio e di 14 per il funzionamento dell’azienda; le famiglie degli studenti, visto che nelle tasse universitarie è compresa la quota di 160 euro per il diritto allo studio, per un totale di 15 milioni e 600 mila euro; i ricavi aziendali sui servizi erogati agli studenti.
L’azienda conta circa 400 dipendenti. Per quanto riguarda i servizi, la parte del leone la fanno le borse di studio, poi ci sono le mense (con 4 milioni di pasti all’anno forniti), gli interventi sul trasporto pubblico come lo sconto sugli abbonamenti annuali, i contributi culturali.
Sul fronte dei costi, 58 milioni sono riservati alle borse di studio (che comprendono soldi, ristorazione, residenzialità), 13 milioni alle spese per il personale, 3 milioni per gli acquisti di beni materiali, soprattutto per le mense, 27 milioni per servizi (pulizie, portierato, manutenzione). In Toscana l’Azienda Dsu garantisce e gestisce attualmente 5 mila posti letto e anche durante la pandemia si è riusciti a mantenere una buona quota di studenti in residenza e a mantenere aperti e funzionanti tutti i servizi. Fatto, questo, che ha ricevuto unanime apprezzamento in Commissione.
Numerose le domande dei commissari. “Siamo davanti a un sistema complesso che però dimostra di funzionare – ha commentato alla fine la presidente Cristina Giachi -. La Toscana per quanto riguarda il diritto allo studio garantisce una delle migliori offerte a livello italiano e la sua Azienda per il diritto allo studio ha continuato a svolgere la sua funzione e a supportare gli studenti nei momenti più difficili della pandemia, compreso il lockdown”.
Fonte: Toscana Consiglio Regionale