Corruzione, Ledo Gori indagato: i guai giudiziari del capo di gabinetto in Regione
L'inchiesta Keu dei carabinieri e dei carabinieri forestali, legata allo smaltimento di rifiuti conciari non corretto per utilizzare gli scarti ancora nocivi per costruire tratti di strada come la Sr 429 tra Empoli e Castelfiorentino, arriva fino alle poltrone della Regione. È stato infatti iscritto al registro degli indagati Ledo Gori per corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio.
Per la procura, Gori si sarebbe reso disponibile a soddisfare le richieste del gruppo criminale (con all'interno anche i vertici dell'Associazione conciatori di Santa Croce sull'Arno), in cambio dell'impegno da parte degli imprenditori di chiedere esplicitamente al candidato a presidente della Regione Eugenio Giani nel 2020, poi eletto, di confermare Gori come capo di gabinetto. Giani sarebbe estraneo alle indagini.
Nell'inchiesta Ledo Gori non è accusato del reato di associazione per delinquere.
Non sono i soli guai giudiziari per Gori. Infatti è a processo come imputato per corruzione ipotizzata dalla procura di Pisa, relativa a una presunta assegnazione di un incarico da dirigente sanitario in cambio di voti quando era in corso un'altra campagna elettorale, quella delle regionali del 2015.
Altri nomi forti figurano tra gli indagati. Il sindaco di Santa Croce sull'Arno Giulia Deidda e anche il consigliere regionale Andrea Pieroni, accusato sempre di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio. Indagato infine per abuso d'ufficio il direttore del settore ambiente e energia della Regione Toscana, Edo Bernini.
Chi è Ledo Gori
Laureato in Scienze Politiche all'Università di Caserta, Gori vanta numerosi ruoli in associazioni ed enti pubblici. Ha iniziato la sua attività lavorativa come negli anni Ottanta come responsabile della mensa aziendale della Cooperativa Nuova Scap di Santa Croce sull'Arno. Molti gli incarichi nella UISP: prima Presidente dal 1985 al 1991 della sezione Valdera della UISP, negli anni Novanta è stato per un decennio presidente del Comitato Regionale toscano UISP, infine vicepresidente Uisp nazionale dal 1998 al 1999. Ha ricoperto anche incarichi politici: è stato prima consigliere e poi ben quattro volte assessore al Comune di Pontedera nel periodo 1990-99, ricoprendo la delega a urbanistica, sport e attività produttive. È stato anche presidente della SESPORT srl dal 1995 al 1998, società che si occupa di consulenze e gestione impianti sportivi. La sua attivitò in Regione Toscana inizia nel 1999 quando viene chiamato come referente regionale di Libera. Dal 2000 al 2010 è il responsabile della segreteria dell'assessorato al diritto alla Salute, infine dal 2010 è Capo Gabinetto del Presidente della Regione Toscana.