Vaccino alla moglie del medico del carcere di Livorno, la soffiata con una mail anonima
La moglie del medico del carcere livornese de Le Sughere si sarebbe fatta vaccinare in anticipo con una dose di Moderna (riservato alle categorie fragili) durante la vaccinazione del personale sanitario. Così sarebbe stata scoperta la notizia che appare quest'oggi sul quotidiano labronico Il Tirreno. Due mail anonime sarebbero state inviate al direttore del carcere, al garante dei detenuti livornese e alla direttrice generale dell'Asl. Il contenuto mostra i consensi informati firmati dall'uomo e dalla moglie prima della vaccinazione. L'Asl ha avviato un'indagine interna e sono in valutazione provvedimenti disciplinari.
Asl Toscana nord ovest, proseguono gli accertamenti
In relazione al caso del medico responsabile della sanità penitenziaria del carcere di Livorno, la ASL conferma che è stata avviata un’indagine specifica per ricostruire l’accaduto ed individuare eventuali responsabilità. Una volta accertati fatti, verranno valutati gli eventuali e conseguenti provvedimenti disciplinari previsti, salvo ogni altra valutazione. La direzione aziendale, che segue personalmente il caso, ha dato mandato agli uffici competenti di acquisire tutti gli elementi utili e, tenendo conto della giusta attenzione dell’opinione pubblica su questo tipo di accadimenti, formulare un parere il più rigoroso possibile.