Al via i lavori per il restauro del tabernacolo mariano sulla via per il castello dantesco
Il Chianti, una terra aperta che parla di sé in modo generoso, compatto e fedele alle proprie radici. Anche attraverso i suoi tabernacoli, manufatti che venivano usati come punti di riferimento, luoghi di identità e punti di incontro, oltre che spazi di devozione popolare. Tra quelli più antichi di Barberino Tavarnelle spicca un tabernacolo di rara manifattura, situato a due passi dal Castello di Uglione (o Aguglione), citato da Dante nella Divina Commedia (Paradiso XVI, 56). La località, immersa nella campagna è denominata Molino di Santa Lucia, all’incrocio fra due strade, via Molino di Santa Lucia e via Nunziatina.
Ancora una volta, per salvare dai segni del tempo una delle testimonianze più pregiate della storia del territorio, Lions Club Barberino Montelibertas e Comune di Barberino Tavarnelle stringono una collaborazione per dare nuova vita al manufatto nell’ambito di un piano di interventi che mira alla conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico architettonico del Chianti. Sono partiti i lavori per il restauro del tabernacolo stradale dedicato al culto mariano, la cui costruzione richiama il modello del pilastrino. La struttura si distingue rispetto agli altri manufatti per l’altezza dell’edicola votiva e le notevoli dimensioni. Dallo studio e dalla relazione tecnica, effettuati sotto la supervisione dell’architetto Barbara Bertini, il manufatto risulta essere composto di materiali reperiti in loco, attinti probabilmente al vicinissimo torrente Virginio, tra cui ciottoli di campo, laterizi, sassi squadrati. I lavori saranno eseguiti da un’impresa specializzata che realizza interventi di restauro di edifici, manufatti e monumenti artistici e si concluderanno entro l’estate.
“L’intervento che abbiamo finanziato – spiega la presidente del Lions Club Barberino Montelibertas Lia Corsi – si propone di riportare il tabernacolo devozionale di origine settecentesca in una condizione di integrità, dal punto di vista strutturale e delle caratteristiche di finitura, come l’immagine attuale e il celeste dell’edicola, colore tipico del corredo mariano. Il manufatto è piuttosto raro per le dimensioni e la ricchezza decorativa, ci sembra importante il recupero di questa importante testimonianza, in quanto opera di ispirazione popolare che rivela un aspetto della vita secolare del territorio, soprattutto in assenza di fonti storiche”.
Difficile pensare al Chianti senza ricordare un tabernacolo. Nelle aree dei Comuni del Chianti sono numerosissimi e legati da peculiarità comuni. “Le finalità di questo intervento che condividiamo con il dinamico team dei Lions sono molteplici – dichiara il sindaco David Baroncelli – la conoscenza che porta alla consapevolezza delle risorse locali, fortemente legate al territorio, la ricostruzione dell’identità dei luoghi attraverso la riscoperta del vivere aggregato e del senso civico che le nostre comunità dimostrano ancora di possedere, la possibilità di far fruire ai cittadini e visitatori un tassello importante della ricchezza storico-architettonica del Chianti e della Valdelsa”.
Fonte: Ufficio Stampa ASSOCIATO DEL CHIANTI FIORENTINO