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Ztl estiva, Guazzini (CambiaMenti): "Serve municipale e valorizzazione del centro per interventi coerenti"

Manola Guazzini (foto da Facebook)

L'Amministrazione Comunale ha deciso la sperimentazione nelle sere estive, dalle 20 alle 5 di mattina, di una ZTL garantita da varchi elettronici, che potrà funzionare in forma leggera (escludendo dal divieto d'accesso i residenti) nelle occasioni ordinarie, e in forma pesante (operando un blocco totale del traffico) in occasione di particolari manifestazioni.

Si tratta di una decisione importante, e che, a meno che la sperimentazione decisa non si risolva con un fallimento, è destinata ad avere sviluppi permanenti, che riguardano l'intero assetto urbanistico e l'intera organizzazione del traffico e della vita quotidiana nella città di San Miniato: è evidente a tutti che, a differenza delle transenne che si possono mettere o togliere, i varchi elettronici rappresentano un'installazione permanente.

La prima cosa che salta agli occhi è dunque che, a fronte di una decisione di portata così grande, che avrebbe richiesto un pieno coinvolgimento delle istituzioni e degli organi di partecipazione locale, e una reale consultazione della cittadinanza, il processo partecipativo è stato pressoché inesistente: non si è tenuta neanche una riunione formalmente valida della Consulta territoriale, che è stata sostituita da un incontro con le associazioni, e la commissione consiliare è stata convocata solo per ratificare una decisione già presa. Non si può tutte le volte prendere come scusa la pandemia per saltare qualunque processo partecipativo: di fronte a una scelta così importante il Sindaco avrebbe potuto e dovuto trovare modi compatibili con l'emergenza sanitaria per coinvolgere la popolazione.

Noi non siamo affatto contrari alla ZTL. Fin dal nostro programma elettorale abbiamo inserito l'obiettivo di una sua attuazione graduale contestualmente alla soluzione dei problemi di accesso e di parcheggio.
Ma proprio per questo ci chiediamo:
1) non sarebbe stato il caso di procedere a una verifica dell'ubicazione delle porte d'accesso, invece di collocarle meccanicamente nei punti in cui venivano collocate le transenne?
2) non sarebbe stato più giusto collegare la decisione sulla ZTL a una programmazione di interventi sui parcheggi, che non significa rimandare la scelta della sperimentazione a dopo la soluzione perfetta del problema, ma proprio al contrario porsi la questione di come passare con la giusta gradualità dalla sperimentazione a soluzioni più complessive?
3) è proprio giusto scegliere, come evidentemente è stato fatto, di collegare la sperimentazione della ZTL al rilancio dell'attività di alcuni esercizi commerciali e di ristorazione nel centro storico, e non anche a una valorizzazione complessiva del centro, del suo patrimonio culturale, delle iniziative che vi hanno o potrebbero avervi sede, della fruibilità da parte di turisti che magari possono venire la domenica pomeriggio anziché la sera dalle 20.00 alle 5.00?

È evidente che questa domanda ripropone un tema che abbiamo sollevato più volte: quello di una diversificazione delle attività commerciali nel centro storico di San Miniato che corregga la tendenza prevalsa negli ultimi anni alla concentrazione delle nuove aperture di esercizi esclusivamente nel settore, pure centrale e importantissimo, della ristorazione.

Il Comune dovrebbe secondo noi definire in questo senso un atto di indirizzo e poi intervenire sulla base degli orientamenti lì espressi con iniziative coerenti sul piano urbanistico e con azioni di incentivazione e disincentivazione, invece di limitarsi a dire che bisogna rispettare la logica della domanda e dell'offerta.

Su tutte queste cose intendiamo mantenere aperto il dibattito. Su una invece saremo intransigenti, e lavoreremo perché la società in tutte le sue articolazioni faccia sentire la propria voce, la Consulta territoriale svolga il proprio ruolo e il Consiglio Comunale possa discuterne sulla base della più ampia convergenza possibile: si tratta del rispetto della mozione approvata all'unanimità dal Consiglio Comunale del 26 Novembre scorso sui temi della vivibilità del centro storico.

In essa si afferma a chiare lettere che “una volta che le misure anti-Covid attualmente in vigore saranno allentate” bisognerà prevenire il ripetersi di comportamenti a rischio” richiamando così l'esigenza di un controllo e di una vigilanza che non sono purtroppo stati esercitati nel corso dei mesi estivi del 2020.

Si richiama esplicitamente, in risposta alle proteste di gruppi di cittadini del centro storico, la necessità di applicare in modo stringente gli articoli del Regolamento di Polizia Urbana che prevedono il divieto di consentire l'uscita di contenitori di vetro e di bevande alcoliche fuori dei locali e stabiliscono come sanzione per gli schiamazzi notturni ripetuti l'anticipazione dell’orario di chiusura del pubblico esercizio coinvolto. La mozione impegna l'Amministrazione Comunale ad intensificare la presenza degli agenti della Polizia Municipale per garantire maggiormente il rispetto di queste norme e “alla installazione di una serie di dispositivi volti al contrasto di comportamenti incivili”.

Sulla base degli orientamenti contenuti in questa mozione noi porremo con estrema decisione due questioni:
1) quella della modifica degli orari della ZTL: che senso ha prevedere orari dalle 20.00 alle 5.00 se non la volontà di permettere a chi vuole di fare di notte giorno in prossimità di alcuni locali in un'area ristrettissima del centro storico? L'orario di fine della ZTL deve assolutamente essere anticipato, e semmai si possono prevedere estensioni diurne in alcune domeniche pomeriggio;
2) quella della vigilanza contro il verificarsi di comportamenti incivili. Non possiamo accontentarci di impegni generici: contestualmente all'apertura della sperimentazione sulla ZTL il Comune ha il dovere di organizzare il lavoro della polizia municipale in modo da garantire una congrua presenza di controlli in occasione delle ZTL serali.

Fonte: Lista Civica CambiaMenti

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